"Siamo in allarme e solidali,
con milioni di famiglie che domani perderanno il proprio
sostentamento: ma siamo uniti, in un unico atto, e per un unico
scopo, siamo la maggioranza di questo paese, e siamo pacifici,
stretti gli uni agli altri con le mani tese in gesti concreti di
aiuto, non per sfidare e mai per colpire. Continuiamo ad opporci
fermamente alla violenza da qualsiasi parte essa provenga". A
sostenerlo sono rappresentanti dei
Nogreenpass-nontoccateiminori di Abruzzo e Marche, Beatrice
Marinelli, Marco Gambini Rossano, Sonia Arina e Nico Liberati.
La scorsa settimana Liberati, dopo quattro giorni di sciopero
della fame e della sete, era riuscito ad ottenere dalla Regione
Abruzzo la convocazione di un tavolo di confronto per affrontare
le tematiche riguardanti il certificato verde.
"Se il movimento no green pass non saprà respingere quelle
frange violente ed opportuniste che si stanno proponendo di
cingerle il fianco - spiegano in una nota - tutto il ben fatto
andrà perduto. Se ogni fibra del nostro corpo e della nostra
anima di manifestanti pacifici e legalitari non sarà impiegata
per ripetere come un mantra ossessivo che la pace e la
solidarietà sono le uniche armi contro questa dittatura
spregevole, allora saremo prevaricati dall'inutile velleitarismo
rivoluzionario di coloro che non vogliono aggiustare la nostra
nazione, ma solo sfasciarla.
Bisogna respingere il greenpass questo è un fatto assoluto ed
inderogabile! #nogreenpass ma soprattutto #nontoccateiminori, è
questo il nostro grido".
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