Si è aperto uno spiraglio concreto
per la cessione dello stabilimento Riello di Cepagatti
(Pescara), dopo la decisione dei vertici del Gruppo di
dismettere e trasferire la produzione negli stabilimenti del
Nord Italia e in Polonia. È quanto emerso dalla prima riunione
del tavolo nazionale della vertenza che questa mattina si è
tenuto al ministero dello Sviluppo economico su richiesta
dell'assessore al Lavoro della Regione Abruzzo, Pietro
Quaresimale. "Consolidata la posizione del Gruppo che ha
confermato la decisione di lasciare Cepagatti - ha detto
l'assessore - è necessario convogliare gli sforzi su due
obiettivi: la ricerca di possibili acquirenti del sito
industriale di Cepagatti, e in questo senso abbiamo notizie
positive, e la possibilità di applicare ai lavoratori dello
stabilimento Riello un periodo di Cassa integrazione nelle more
della definizione della cessione, evitando in questo modo la
chiusura della procedura di licenziamento collettivo. Abbiamo
registrato in questi giorni, mediante Confindustria - aggiunge
Quaresimale - la manifestazione di interesse di un gruppo per
l'acquisto e la riconversione del sito industriale di Cepagatti,
ma siamo ancora in fase embroniale".
Sul tavolo nazionale i rappresentanti del Gruppo Riello si
sono detti favorevoli alla Cassa integrazione, così come hanno
mostrato interesse all'ipotesi di vendita del sito industriale
di Cepagatti e alla conseguente riconversione industriale.
L'ostacolo più importante da superare è rappresentato dai tempi
che risultano essere ristretti sia per le procedure legate alla
Cassa integrazione sia per la vendita.
"I prossimi appuntamenti saranno decisivi - precisa
l'assessore Quaresimale - perché si dovranno scrivere le regole
d'ingaggio per la cessione dello stabilimento e bloccare la
procedura di licenziamento collettivo in modo da avviare
soluzioni legate alla Cassa integrazione. In questo senso -
conclude Quaresimale - contiamo di convocare una riunione per
martedì per 'mettere in fila' tutti questi problemi e cercare
soluzioni a breve". Il tavolo nazionale della Riello è invece
stato riconvocato il 3 novembre e dovrà fare il punto su quanto
emerso e concordato nel tavolo del 26 ottobre.
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