"Ho dedicato tre mesi di intenso
lavoro all'importante struttura alberghiero-sanitaria, ubicata
in una meravigliosa località dell'Abruzzo, rendendomi da subito
conto che il fallimento era inevitabile, visto l'irreversibile e
drammatico stato di decozione economico-finanziaria della
società". Sono le parole di Guglielmo Lancasteri, il
commercialista che in qualità di amministratore giudiziario,
nominato dal Tribunale delle Imprese, si è occupato della
Società delle Terme di Caramanico, dichiarata fallita il 19
ottobre scorso dal Tribunale di Pescara, e che ieri, esaurite le
funzioni previste dall'incarico, ha consegnato le chiavi del
complesso termale ai curatori fallimentari, Carlo Del Torto e
Michele Pomponio. "Confido nel fatto che la procedura
concorsuale è l'unico modo per ripartire, crescere ed evitare il
ripetersi di tanti gravi errori della passata gestione" dice
all'ANSA Lancasteri.
I curatori avranno ora il compito di individuare, tramite
gara, imprese interessate a prendere in mano lo stabilimento
termale e le strutture alberghiere annesse, tutte attività ferme
da oltre un anno con grave disagio per almeno 15mila pazienti
che per anni hanno beneficiato delle terapie che sfruttano la
salubrità dell'acqua delle Terme di Caramanico, a livello
sanitario la seconda in Europa. Dal 2008 in ogni esercizio la
Srl ha fatto registrare perdite economiche superiori al milione
di euro che, cumulate, hanno raggiunto i 23 milioni.
Fino al 15 ottobre scorso, quando sono state inviate le
lettere di risoluzione del rapporto di lavoro, gli 11 dipendenti
sono stati in cassa integrazione, attualmente potranno contare
sulla Naspi, indennità mensile di disoccupazione. Ma tutti gli
stagionali, almeno 150, hanno dovuto nel frattempo cercare altre
occupazioni. Ora si riparte da zero, ma sarà difficile
recuperare tante professionalità disperse.
"Ringrazio vivamente tutti i lavoratori - conclude Lancasteri
- i professionisti, gli operatori e le Istituzioni che mi hanno
intensamente affiancato insieme a Confindustria, ai sindacati,
all'Arma dei Carabinieri e alla Guardia di Finanza che senza
risparmiarsi hanno collaborato in questa delicata fase".
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