Sciopero oggi anche in Abruzzo
dei lavoratori del settore ambiente e raccolta rifiuti per
protestare contro il mancato rinnovo del contratto nazionale. A
fine settembre c'era stata la rottura della trattativa.
Garantiti solo i servizi minimi. Questa mattina sit in di
protesta a Pescara in Piazza Italia dove sotto la pioggia un
centinaio di lavoratori ha manifestato pacificamente. "Il
rinnovo de contratto del settore igiene-ambiente è fermo ormai
da 28 mesi e i sindacati hanno voluto indire questa giornata di
sciopero in tutta Italia con manifestazioni in 100 piazze
d'Italia. Noi chiediamo il contratto unico
dell'igiene-ambientale e per quanto concerne il contratto c'è
bisogno appunto di un solo contratto e non di contratti a
ribasso di circa il 30, 40% da parte di aziende che vengono da
fuori regione e dopo aver vinto gli appalti, applicano i
cosiddetti contratti a ribasso. In Abruzzo ci sono almeno 8mila
lavoratori di questo settore e ad una parte è applicato il
contratto Fisas Ambiente, e ad un'altra parte cospicui a cui è
applicato invece il contratto che è quello delle cooperative
sociali e multi servizi che vedono di riduzione di retribuzione
del 30%, 40%". Il segretario regionale della Uil Trasporti Primo
Cipriani ha sottolineato che "questa mattina siamo qui perché le
proposte sono inaccettabili e ci riportano anni e anni indietro.
Il problema è che i datori di lavoro non accettano la firma di
un contratto unico di lavoro su cui stiamo lavorando da anni e
che prevede tutele retributive e sociali. Qualsiasi altra strada
per noi è inaccettabile". Previsto un incontro di una
delegazione di sindacati e lavoratori con il prefetto di Pescara
Giancarlo Di Vincenzo e il sindaco Carlo Masci.
Riproduzione riservata © Copyright ANSA