"Una biblioteca per la comunità":
si chiama così il progetto volto a valorizzare e promuovere la
Biblioteca Comunale "Leone e Natalia Ginzburg", il luogo dove
sono contenuti testi e memorie del soggiorno dei due letterati a
Pizzoli (L'Aquila). I due, insieme ai loro figli, furono
costretti al confino dal Regime Fascista per motivi razziali,
proprio nel paese abruzzese tra il 1940 e 1943. Da
quell'esperienza nacquero, oltre a opere letterarie come Le
piccole virtù e Lessico famigliare di Natalia e Lettere dal
confino 1940-1943 di Leone, anche forti legami affettivi che si
sono protratti, attraverso i figli Carlo, Andrea e Alessandra,
fino ai giorni nostri e che hanno portato nel 2016, anno del
centenario della nascita di Natalia, alla donazione da parte
della famiglia Ginzburg di circa 3000 volumi a lei appartenuti.
Un lascito tanto importante, quanto difficile da gestire per una
piccola biblioteca comunale, che poi ha dovuto affrontare anche
le restrizioni e le limitazioni causate dalla pandemia.
"Una biblioteca per la comunità", organizzata
dall'Associazione Orione, intende approfittare del momento di
riduzione delle attività per pianificare una strategia di
crescita, che sappia interpretare i sogni e i bisogni di tutta
la comunità locale, per ideare una campagna di comunicazione e
per creare una rete con le associazioni del territorio, con gli
altri enti della provincia e con le altre biblioteche Ginzburg
esistenti in Italia.
La presentazione del progetto è prevista sabato 20 novembre,
alle ore 18, nella Sala Affrescata di Pizzoli in piazza del
Municipio. Saranno presenti, oltre ai membri di Associazione
Orione, con il suo presidente Rita Ceci e il responsabile del
progetto Alessandro Chiappanuvoli, anche l'assessore alla
Cultura Milena Ranieri.
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