"La notizia del rinvenimento di
veleni cancerogeni e/o tossici come tetracloroetilene,
esaclorobutadiene, esacloroetano e diversi altri nella falda
attorno alle discariche 2A e 2B a Bussi, vaste 7 ettari, quasi
come 10 campi di calcio, confermano quello che l'ARTA evidenzia
da anni e, cioè, che qui inquinanti continuano ad uscire con
l'acqua dalle diverse aree con rifiuti e terreni contaminati. I
vari capping, cioè le coperture dei rifiuti con teli in
materiali plastici, sono solo un palliativo quando in generale
serve la rimozione dei rifiuti e, in questo caso, anche dei
terreni contaminati", così Augusto De Sanctis del Forum H2O
commenta la notizia del ritrovamento di diverse sostanze
pericolose oltre i limiti di legge nella falda attorno alle
discariche 2A e 2B, con 4 piezometri su 6 con superamenti delle
soglie di legge per diversi parametri, nell'ambito
dell'accertamento irripetibile svolto per l'inchiesta aperta
dalla Procura di Pescara sul caso della mancata bonifica delle
due discariche.
Ora gli attivisti del Forum H2O, dopo essere stati sentiti per
10 ore dai carabinieri-forestali lo scorso anno su questa
vicenda, stanno predisponendo un ulteriore dossier da inviare
alla Procura di Roma, che sta curando uno dei filoni
dell'inchiesta, quello che vede tra gli indagati per falso,
omissione e omessa bonifica quattro tra i massimi vertici
dirigenziali del Ministero. Nella documentazione che sarà
inviata ai magistrati romani con gli aggiornamenti sul caso
saranno anche incluse le nostre valutazioni circa quest'ultima
notizia sulla presenza dei contaminanti in falda.
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