Da marzo 2022 importanti novità
in busta paga per 163 mila famiglie abruzzesi e molisane. Con la
legge di bilancio 2022 è stato definitivamente istituito
l'assegno unico per i figli minori che, con la mensilità di
marzo, entrerà in vigore anche per i lavoratori dipendenti. A
ricordarlo è il Il segretario generale Cgil Abruzzo Molise,
Carmine Ranieri
La misura, introdotta lo scorso luglio in via transitoria per
autonomi e disoccupati, con l'estensione anche alle famiglie di
lavoratrici e lavoratori dipendenti, diventa adesso definitiva.
Una novità non di poco conto per tante famiglie abruzzesi e
molisane: in Abruzzo si stima saranno 34 mila a Pescara, 39 mila
a Chieti, 30 mila a L'Aquila e 32 mila Teramo ed in Molise 20
mila a Campobasso e 8 mila ad Isernia.
Da marzo, infatti, l'assegno unico andrà a sostituire
detrazioni ed assegni familiari che non verranno più erogati in
busta paga mensilmente. Così come non saranno più percepiti
singolarmente l'assegno per i nuclei familiari con almeno tre
figli minori, il premio alla nascita ed il bonus bebè.
Sarà l'Inps a liquidare direttamente tramite bonifico, gli
importi dovuti a ciascun nucleo familiare. Per ogni figlio
minore saranno riconosciuti da 50 a 175 euro mensili, con
maggiorazioni in caso disabilità, famiglie con più di due figli,
madri con meno di 21 anni o genitori entrambi lavoratori
dipendenti. Verranno inoltre riconosciuti degli importi, seppure
in misura ridotta, per i figli da 19 a 21 anni.
Per stabilire l'importo a cui si avrà diritto, prima di
inviare la domanda di Assegno Unico, sarà necessario compilare
la dichiarazione Isee con i redditi relativi all'anno 2020. Sia
per la compilazione dell'Isee che per la domanda di Assegno
Unico, la Cgil Abruzzo Molise metterà a disposizione gli uffici
del Caf e del Patronato Inca. La domanda andrà inviata entro il
28 febbraio. Qualora non si facesse in tempo, si può recuperare
fino al 30 giugno, data ultima entro la quale l'Inps riconoscerà
anche gli importi arretrati a partire da marzo.
Se invece si decidesse di non presentare l'Isee, si potrà
comunque richiedere l'assegno: l'Inps, in quel caso, riconoscerà
l'importo mensile più basso pari a 50 euro per figlio.
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