"Nel giro di una decina di
giorni Pescara avrà un nuovo hub vaccinale in grado di far
fronte alle tante richieste". Lo afferma il referente della
campagna vaccinale per la Asl del capoluogo adriatico, Rossano
Di Luzio. Sembra infatti in dirittura d'arrivo, come confermato
anche dal sindaco, Carlo Masci, la trattativa per il Palafiere
di via Tirino, che già nei mesi scorsi aveva ospitato il
principale hub vaccinale della provincia.
Se il primo cittadino, impegnato da giorni nel cercare una
sede da mettere a disposizione alla Asl, sottolinea che "già
domani la questione dovrebbe definirsi", Di Luzio spiega che
"poi saranno necessari alcuni giorni per l'allestimento della
sede e per la ricerca del personale, che stiamo reperendo con
grandi difficoltà".
Il nuovo hub, almeno fino a marzo, andrà ad aggiungersi a
quello della stazione di Pescara Portanuova e quello del Città
Sant'Angelo Village. Ieri la Asl di Pescara ha registrato il
record di vaccini in un solo giorno: quasi 4.400 le dosi
somministrate, di cui circa 750 prime dosi. Considerando che chi
si sottopone a prima dose, su disposizione del commissario
straordinario Figliuolo, può presentarsi senza prenotazione, la
macchina vaccinale dell'outlet è andata in tilt per far fronte
alle tante richieste.
In attesa dell'attivazione del nuovo hub vaccinale, il
referente della campagna suggerisce agli utenti di prenotare
comunque la somministrazione per la prima data utile e poi,
eventualmente, di effettuare una variazione quando saranno
disponibili i nuovi slot per gli appuntamenti nella sede che
verrà allestita a breve.
La questione hub vaccinali sta facendo discutere da giorni,
con polemiche soprattutto sul fronte politico. Stamani il Pd
comunale ha parlato di "debacle del Comune", sottolineando
l'urgenza di un altro hub. "La Asl di Pescara ha il dovere di
aumentare le linee vaccinali e consentire ai cittadini della
provincia di completare il ciclo vaccinale con la terza dose
entro gennaio", afferma Corrado Di Sante di Rifondazione
Comunista, sottolineando che "migliaia di pescaresi rischiano
dal 1 febbraio di rimanere senza terza dose e senza green pass".
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