"Chiediamo che la struttura
dell'esame di maturità possa tornare a quella adottata in questi
ultimi due anni di emergenza sanitaria per venire incontro alla
situazione reale che è totalmente diversa dalla cosiddetta
'normalità'". L'appello arriva dai rappresentanti degli studenti
dell'istituto 'Luigi di Savoia' di Chieti, Giulio Ingannato e
Luca Di Profio, dell'Istituto "Umberto Pomilio" di Chieti,
Alyssa Passadore, e dai presidente delle consulte provinciali di
Chieti, L'Aquila e Pescara, rispettivamente Riccardo Bascelli,
Benedetta Mastrovecchio e Simone Verna, che si sono fatti
portavoce del pensiero della maggioranza degli studenti
abruzzesi.
"Teniamo a dire - spiegano in una lunga nota - che
quest'esame rappresenta solo una forma di autorità e caparbietà,
un dispetto a molti ragazzi volenterosi di apprendere, di
apprendere in sicurezza e in maniera rigorosa. Purtroppo come
ben sappiamo tutto questo è venuto meno a causa della pandemia e
noi ragazzi che quest'anno ci troviamo a sostenere l'esame di
Stato siamo coloro che ne hanno risentito più di tutti, visto e
considerato che la situazione va avanti da ben due anni ormai".
"Il problema principale però è che dal Ministero si dice che
va tutto bene - proseguono nella nota - si finge che si stia
tornando alla normalità e che quest'esame ne sarà la conferma,
ma siamo sicuri che ciò non viene detto solo per orgoglio? La
realtà è che nulla è normale, dopo tutto questo tempo, dopo due
anni di incertezze e promesse mai mantenute. La normalità non è
questa situazione precaria, dove classi finiscono in DAD o in
quarantena ogni giorno, perché studenti risultano positivi, la
normalità non è fare ore di supplenza ogni due per tre perché
manca il personale, visto che anche i professori si ammalano".
"A nostro parere quest'esame così impostato, non va altro che
a incrinare la posizione di ciascuno di noi, prendendo in esame
la seconda prova scritta, essa porterà a gravi disparità,
considerando che ciascuna commissione assegnerà prove diverse e
rispettivamente valutazioni differenti".
Riproduzione riservata © Copyright ANSA