Da oltre due anni sono
praticamente. I noleggiatori di bus oggi in Italia manifestano
per chiedere a Regioni e Governo di poter dilazionare i
pagamenti che dopo la sospensione del periodo della pandemia ora
sono da sostenere. A Pescara una rappresentanza della ha
organizzato un sit-in davanti alla Prefettura, con la consegna
di una lettera al prefetto Giancarlo Di Vincenzo. "Siamo fermi
praticamente da due anni con le gite scolastiche, settimane
bianche e gite del fine settimana, e sono ripartiti i
finanziamenti e i Leasing da pagare che, però, in questa
situazione - ha spiegato il portavoce Maurizio Saraullo - non
siamo in grado di pagare. Speriamo ora che, con la chiusura
dell'emergenza, si riesca a ricominciare a lavorare, ma il
problema riguarda i debiti pregressi che non sappiamo come
onorare. Oggi consegniamo una lettera al Prefetto di Pescara per
chiedere la sensibilità del Governo per le nostre aziende e far
sì che si riapra la miratoria per bloccare i pagamenti ancora
per qualche tempo, considerando che siamo fermi da marzo 2020.
In Abruzzo ci sono oltre un centinaio di aziende che effettuano
i trasporti non di linea, tante famiglie stanno soffrendo questa
situazione. Voglio ricordare che le aziende pubbliche hanno
avuto ristori che a noi sono stati dati in piccola parte".
Al sit-in hanno partecipato i rappresentanti delle sigle
sindacali Aims, Ani Trav, Asincc, Astra, Sindacato Nazionale
LLP, Uniti per l'Italia.
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