La Regione Abruzzo è pronta a
fornire, con un piano di azione, il proprio apporto
nell'attività di accoglienza dei profughi provenienti
dall'Ucraina. L'impegno è stato ribadito dall'assessore alle
Politiche sociali Pietro Quaresimale, in previsione di
un'emergenza profughi che nelle prossime settimane toccherà
anche l'Italia e le sue regioni. In questo senso, Quaresimale ha
annunciato che di concerto con il settore Sanità e la Protezione
civile sta lavorando "a una vera e propria rete di solidarietà"
avendo avviato un primo confronto con gli uffici regionali che
si occupano di Politiche sociali per mettere sul tavolo una
prima strategia di assistenza e accoglienza e capire quali
strumenti possono essere utilizzati.
"Il Dipartimento Sociale - ha detto l'assessore - è impegnato
in prima linea, di concerto con gli Ambiti sociali distrettuali,
per attivare tutte le strutture locali che possono ospitare i
cittadini ucraini fuggiti dalla propria terra. Una vera e
propria rete di solidarietà in grado di dare risposte
soddisfacenti sul fronte dell'accoglienza. Solo con il
coinvolgimento dei territori - aggiunge Quaresimale - siamo in
grado di dare stime affidabili sulla nostra capacità di
accoglienza e allestire un sistema di solidarietà attiva alla
popolazione ucraina in fuga dalla guerra". Il Dipartimento
Sociale ha quindi elaborato un piano di massima che prevede una
fase preliminare con l'attivazione della rete di accoglienza dei
rifugiati da predisporre d'intesa con la Protezione civile
regionale e con l'assessorato alla Sanità. Successivamente, una
fase cosiddetta operativa di sostegno alla rete di accoglienza
"prevedendo - ha detto l'assessore - un voucher servizio agli
enti e alle associazioni e cittadini sul territorio per
l'accoglienza dei rifugiati". Tra le ipotesi emerse anche quella
di coinvolgere i circa 4000 ucraini presenti in Abruzzo con
attività che siano di supporto ai connazionali che fuggono dalla
guerra. Il decreto legge del 28 febbraio ha comunque stabilito
che i profughi ucraini possono accedere ai Centri di prima
accoglienza e al Sistema di accoglienza e integrazione.
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