"Dopo 10 anni mettiamo fine a un
altro oltraggio alla salute a all'ambiente con l'eliminazione di
circa 150 tonnellate di rifiuti pericolosi. L'atto illecito
resta impunito, ma finalmente si restituisce serenità ai
residenti della zona". Così il capogruppo di Fratelli d'Italia
in Consiglio regionale d'Abruzzo Guerino Testa e il sindaco di
Bolognano Guido Di Bartolomeo hanno annunciato, in conferenza
stampa, l'avvio dei lavori di rimozione dei rifiuti pericolosi
che insistono in una parte dell'area pubblica del sito ex
Montecatini, appartenente alla società Moligean Srl e adiacente
a un'altra di proprietà di privati cittadini, in località Piano
d'Orta. L'annuncio in via Anelli, in concomitanza con l'apertura
del cantiere. "Un'altra importante azione a tutela del
territorio da parte della Regione che a giugno 2021 ha approvato
lo schema di convenzione con il Comune di Bolognano per
l'assegnazione del contributo di 112.630 euro, utili alla
realizzazione delle attività di rimozione e smaltimento di
rifiuti speciali pericolosi".
Le risorse economiche in questione, "per le quali si
ringrazia l'assessore regionale Nicola Campitelli, permettono la
messa in sicurezza, l'eventuale caratterizzazione e bonifica
dell'area già gravata da criticità ambientali legate alla
presenza del sito di interesse nazionale Bussi sul Tirino - ha
spiegato il sindaco - Interventi necessari anche per consentire
la riapertura della strada interdetta al traffico pedonale e
delle auto dal 2019, quando venne rinvenuto l'importante cumulo
di rifiuti. Il terreno fu contaminato soprattutto da cadmio,
arsenico e nichel e non fu possibile risalire ai responsabili di
quell'ulteriore reato ambientale. Si ebbe anche contezza, grazie
a una ricognizione storica, dell'epoca dell'atto illecito,
presumibilmente avvenuto tra il 2012 e il 2014. L'intervento
durata di sette giorni, compreso lo smaltimento che avverrà in
una discarica a Brescia".
"Rivolgo pubblicamente un plauso al sindaco - ha dichiarato
Testa - per non aver mai mollato la presa sulle delicatissime
questioni che ancora oggi gravano pesantemente su questo
territorio, nonostante gli eventi avversi, di natura sia
burocratica sia politica".
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