"Il mondo produttivo è sconcertato
di fronte all'ennesima prova di scarsa lungimiranza messa in
campo da gran parte della politica abruzzese sul tema della
Nuova Pescara". Così Florio Corneli, presidente di Federmanager
Abruzzo e Molise, esprime un no categorico al rinvio della
fusione di Pescara, Montesilvano e Spoltore al 2027, quindi
quattro anni dopo il termine massimo stabilito dalla Legge
regionale. Federmanager ritiene "urgente un confronto con il
presidente della Giunta regionale Marco Marsilio, che in
campagna elettorale si era detto favorevole alla fusione, e con
tutte le forze politiche abruzzesi, anche i senatori e i
deputati". "Per la Brexit, gli inglesi hanno impiegato un anno,
per unire tre città ce ne vogliono 13? Non scherziamo - attacca
-. È chiaro che si tratta di un rinvio teso a far saltare la
fusione sancita dal referendum del 2014. Nel momento in cui
bisognerebbe essere compatti e protesi verso il futuro,
assistiamo a una battaglia di retroguardia. Per i cittadini il
danno sarà enorme. Per il beneficio di pochi, si toglie la
possibilità di sviluppo a un territorio intero". Il manager
spiega che "a distanza di 8 anni dal referendum per la fusione,
ci saremmo aspettati una progettualità seria invece di uno
stancheggio atto a salvare i privilegi di alcuni politici".
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