"Il tempo sta per scadere, non
si può più attendere". Il sindaco di San Giovanni Teatino,
Giorgio Di Clemente, ha ribadito l'urgenza di trovare una
soluzione che non penalizzi il territorio del suo Comune con la
realizzazione del raddoppio della linea ferroviaria
Roma-Pescara. Ed ha annunciato che domani mattina alle 12 si
incatenerà simbolicamente al passaggio a livello di Corso
Italia.
"Sto incontrando giornalmente i cittadini, in particolar modo
quelli che hanno abitazioni a confine con il tracciato
ferroviario" - dice Di Clemente. "Ci sono decine di famiglie
che rischiano la demolizione delle loro case se il progetto,
così come presentato da RFI, dovesse diventare esecutivo.
Ribadisco il nostro 'SI' al raddoppio ferroviario, in quanto
opera strategica per la nostra Regione, ma allo stesso tempo
fermamente diciamo 'NO' al progetto così come proposto. Per
questo motivo domani mattina mi incatenerò al passaggio a
livello al centro della nostra città come primo cittadino di San
Giovanni Teatino, per difendere i diritti di tutti i nostri
cittadini. Il nostro territorio, il nostro comune, la nostra
città merita un'opera che non la penalizzi ma la valorizzi, che
non la divida, ma che la unisca. I nostri cittadini che abitano
lungo il tracciato ferroviario meritano di restare nelle loro
case - conclude Di Clemente - costruite con anni di sacrifici e
sudore e non di essere privati delle proprie abitazioni e
vederle demolite per fare spazio ad un'opera pubblica che,
seppur importante, può essere invece realizzata diversamente nel
rispetto di tutto e tutti".
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