"È stato un confronto serrato e franco alla presenza di esponenti molto autorevoli della Commissione agricoltura e del Parlamento europeo, in cui abbiamo ricordato il momento drammatico per la pandemia e la guerra in Ucraina, e la crisi delle aziende agricole l'insostenibile aumento dei costi di produzione: abbiamo chiesto con forza il rinvio, dal 2023 al 2024, della entrata in vigore della nuova Politica agricola comune (Pac 2023-2027), come deciso in sede di conferenza Stato-Regioni, l'attivazione, dopo il pacchetto dei giorni scorsi, di nuove, straordinarie e più incisive misure a sostegno delle imprese agricole, come accaduto per il covid. Ed ancora una azione, concreta ed in tempi brevi, di semplificazione normativa". Così Emanuele Imprudente, vicepresidente della Regione Abruzzo con delega all'Agricoltura, al termine del summit, che si è svolto a Bruxelles, tra i delegati della Regione Abruzzo e quelli della Commissione europea Agricoltura dal titolo "Agricoltura abruzzese tra crisi attuale e nuova programmazione 2023-2027".
Presenti all'incontro, il primo in presenza di una regione italiana sull'annosa questione, la vicepresidente del Parlamento Europeo, Pina Picierno, che fa parte anche della commissione Agricoltura, gli europarlamentari Marco Zanni, Paolo De Castro, ex presidente della commissione europea.
"Siamo stati i primi ad affrontare in presenza una delegazione della Commissione per riportare il grido di allarme delle aziende agricole abruzzesi ed italiane e per ribadire le richieste già decise con le altre regioni italiane in sede di Conferenza delle regioni - spiega ancora Imprudente -. Europarlamentari e dirigenti della commissione hanno recepito e valuteranno. Prima di ritenerci soddisfatti, attendiamo che le determinazioni che abbiamo chiesto, siano immediate e tangibili.Saremo sempre vigili e al fianco delle nostre imprese: il nostro primo obiettivo è dare risposte agli agricoltori".
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