A una settimana dal Vinitaly,
l'appuntamento più importante per il settore in Italia,
imprenditori e professionisti abruzzesi sono a confronto su
etichettature sulla base delle proposte in fase di introduzione
nei Paesi dell'Unione europea.
"Il Nutri-Score potrebbe costituire un'opportunità per i
nostri prodotti, in chiave trasparenza", valuta Valentino Di
Campli, presidente del Consorzio Tutela Vini d'Abruzzo a
proposito del sistema di etichettatura dei prodotti alimentari
sviluppato in Francia. Un'iniziativa concepita per semplificare
l'identificazione dei valori nutrizionali di un prodotto
alimentare attraverso l'utilizzo di due scale correlate: una
cromatica divisa in 5 gradazioni dal verde al rosso, ed una
alfabetica comprendente le cinque lettere dalla A alla E.
"Un sistema che potrebbe penalizzare i nostri prodotti, a
partire proprio dal vino", avverte tuttavia l'imprenditore
Emilio Rapino, le cui cantine sono a Francavilla al Mare
(Chieti). "La scala alfabetica, ad esempio lo classifica come
bevanda pericolosa a prescindere dall'uso (o dall'abuso) che se
ne fa. In ogni caso - aggiunge - questo è già un discorso
superato. L'aspetto più complesso è legato proprio alla
normativa legata all'etichettatura che costringe piccoli e medi
imprenditori a stampare decine di migliaia di etichette a
prescindere dall'effettiva utilizzazione".
Anche in vista del Vinitaly, il Consorzio è al lavoro per
aiutare le aziende a interpretare i nuovi disciplinari del vino:
la scelta di una sola Igt che va a inglobare le otto
attualmente esistenti; l'introduzione della menzione Superiore
per le Dop d'Abruzzo; le quattro appellazioni provinciali per
rafforzare le Dop e il marchio "d'Abruzzo" che abbraccerà tutti
i vini prodotti in regione.
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