Grazie ad un iter
caratterizzato da grande collaborazione e sinergia fra pubblico
(Comune, Regione e ARTA) e privato - sul modello auspicato dal
PNRR - nei giorni scorsi Aura, azienda leader in Italia nel
trattamento dei rifiuti elettrici ed elettronici (RAEE) nonché
dei cavi elettrici, che ha il suo impianto all'Aquila
all'interno del Tecnopolo d'Abruzzo, ha conseguito
un'Autorizzazione Integrata Ambientale (A.I.A.) fra le più
innovative nel panorama nazionale dell'economia circolare, che
consentirà di lavorare circa 40mila tonnellate annue di rifiuti
per estrarre nuove materie prime da immettere nel circuito del
nostro sistema produttivo.
La nuova struttura dell'autorizzazione di Aura consentirà di
gestire tutte le categorie di RAEE (R1-Apparecchiature
refrigeranti, per es. Frigoriferi, congelatori, apparecchi per
il condizionamento; R2-Grandi bianchi, per es. lavatrici,
lavastoviglie, forni a microonde, cucine economiche, ecc; R3-TV
e monitor, per es. televisori, monitor di computer;
R4-apparecchiature illuminanti e altro, per es. aspirapolveri,
macchine per cucire, ferri da stiro, friggitrici, frullatori,
computer, stampanti, fax, telefoni cellulari, videoregistratori,
apparecchi radio, plafoniere; R5-Sorgenti luminose, per es.
neon, lampade a risparmio, a vapori di mercurio, sodio, ioduri),
rappresentando un'importante risorsa al servizio del Paese.
"Aura è un vero esempio di economia circolare in quanto,
dei materiali internamente trattati, solo il 5% finisce in
discarica come rifiuto; il restante 95% viene trasformato in
materie nuovamente utilizzabili dal sistema produttivo - si
legge in una nota di Aura -. Con la possibilità di gestire oltre
40mila tonnellate di rifiuti elettrici ed elettronici nonché
cavi all'anno - pari ai RAEE prodotti da Roma in un biennio -
AURA è in grado, già oggi, di raggiungere gli obiettivi
ambientali previsti dal PNRR per il 2026" e, nel giro di un paio
di anni, si appresta a diventare il market leader del
trattamento RAEE".
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