Buone notizie per gli uomini
che soffrono di ipertrofia prostatica: presso l'ospedale di
Pescara è disponibile il nuovo trattamento non chirurgico -
denominato 'Rezum' - che impiega solo energia termica e vapore
acqueo per sconfiggere la patologia. La struttura pescarese, che
opera in un'area di 300 mila abitanti, è la prima nella regione
a disporre della nuova procedura. Ad annunciarlo in conferenza
stampa, tra gli altri, il direttore generale della Asl, Vincenzo
Ciamponi, e il direttore Uoc Urologia, Roberto Renzetti.
L'ipertrofia prostatica è stata diagnosticata nel 2020 a
oltre 7 milioni di uomini italiani; peggiora nel tempo e, se non
adeguatamente trattata, può provocare danni permanenti alla
vescica. "Per questo - commenta il dottor Renzetti - siamo molto
felici di avere introdotto, per primi in Abruzzo, la procedura
Rezum, innovativa e minimamente invasiva che consente di
trattare efficacemente un problema serio e molto diffuso. E
siamo orgogliosi di erogare il trattamento in regime di Servizio
Sanitario Nazionale, consentendo a un numero elevato di pazienti
di beneficiarne".
"Il nuovo trattamento comporta solo una brevissima degenza e
non ha alcuna controindicazione - aggiunge - prevedendo una
anestesia locale o una blanda sedazione. Tramite un apposito
dispositivo, il medico instilla nell'area che presenta
l'ingrossamento, e dove la prostata è ostruita dal tessuto in
eccesso, energia termica sotto forma di vapore acqueo a 103
gradi. Ogni instillazione dura al massimo 9 secondi e il numero
di trattamenti viene stabilito dall'urologo in base alle
condizioni e alle dimensioni dell'adenoma prostatico. Le cellule
raggiunte dal getto di vapore si denaturano e consentono la
rimozione del tessuto in eccesso. Il sistema non ha effetti
collaterali: preserva appieno la funzione urinaria e non genera
fenomeni di incontinenza neppure temporanei. Inoltre, non
presenta alcuna controindicazione per la sfera sessuale
preservando intatte sia la funzione erettile, sia la
eiaculazione e consente al paziente di riprendere rapidamente le
attività quotidiane. I primi risultati visibili si registrano
dopo circa un mese, alleviando in misura significativa i
disturbi causati dalla patologia".
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