I carabinieri del comando
provinciale della Marsica hanno concluso le indagini relative
alla diffusione del contagio da covid-19, che lo scorso dicembre
ha causato la sospensione dell'attività didattica in presenza
del liceo scientifico della città di Avezzano (L'Aquila).
Denunciati i titolari di un locale nella Marsica che ha ospitato
organizzata dai ragazzi della stessa scuola. La sospensione era
stata disposta poco prima di metà dicembre con un'ordinanza
sindacale di Avezzano, emanata a seguito della segnalazione del
dirigente scolastico del liceo e della Asl.
Nelle settimane successive hanno accertato che oltre 40
studenti erano risultati positivi dopo la partecipazione a una
festa che ha avuto luogo l'8 dicembre scorso, all'interno di un
locale pubblico della Marsica, cui avrebbero aderito circa 400
persone.
Alcune settimane fa carabinieri del comando provinciale
insieme a quelli del Nas di Pescara e del nucleo ispettorato del
lavoro dell'Aquila hanno eseguito alcune verifiche. Al termine
degli accertamenti, sarebbe emerso che la sala dove si è tenuta
la festa non aveva dimensioni adeguate in relazione al numero
dei partecipanti e che non sono state osservate le norme che
avrebbero potuto contenere il contagio.
Per questo motivo i titolari del ristorante sono stati
denunciati alla Procura della Repubblica di Avezzano per la
violazione dell'articolo 260 del testo unico delle leggi
sanitarie, ossia per non aver posto in essere e fatto rispettare
le prescrizioni previste nelle norme emanate per l'emergenza
covid, e in particolare per non aver rispettato il limite
massimo di capienza, non aver fatto rispettare il divieto di
assembramento e il distanziamento interpersonale e per non aver
fatto indossare le mascherine protettive.
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