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Cucina: dall'Abruzzo alla Sicilia per borse studio Falconio

Cucina: dall'Abruzzo alla Sicilia per borse studio Falconio

Allievi isola in gara il 18 maggio al "Borsellino" di Palermo

VILLA SANTA MARIA, 29 aprile 2022, 17:14

Redazione ANSA

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- RIPRODUZIONE RISERVATA

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Due allievi per scuola provenienti dagli istituti alberghieri di tutta la Sicilia, si contenderanno il 18 maggio a Palermo i tre master 2022 della borsa di studio Peppino Falconio, presentata all'istituto alberghiero di Villa Santa Maria: il padrone di casa e dirigente dell'alberghiero "Giovanni Marchitelli", Nicandro Rago, ha passato idealmente il testimone al collega palermitano e dirigente dell'alberghiero "Paolo Borsellino", Domenico Di Rosa che nel suo istituto proporrà agli allievi il tema "La tradizione siciliana in un piatto" da realizzare a scarto-zero e da abbinare ai vini d'Abruzzo.
    Per l'occasione la commissione di valutazione della Onlus Peppino Falconio sarà integrata dagli chef stellati del posto Pino Cuttaia ("La Madia" di Licata) e Toni Lo Coco ("I Pupi" di Bagheria) e dal critico gastronomico di origini abruzzesi, giornalista e coordinatore della guida Gambero Rosso, Antonio Paolini.
    I primi tre allievi selezionati, senza ordine di merito, saranno premiati dall'attrice e scrittrice Chiara Francini e svolgeranno un master formativo presso tre ristoranti stellati dell'associazione "Le soste di Ulisse", organismo che riunisce le migliori eccellenze gourmet della Sicilia. Per favorire la superiore qualificazione professionale e la prosecuzione degli studi di settore - fine ultimo della Onlus Peppino Falconio -, come lo scorso anno i tre allievi avranno anche la possibilità di iscriversi gratuitamente al primo anno della facoltà Bioscienze e tecnologie agro-alimentari dell'Università di Teramo che metterà a disposizione la frequenza del corso da remoto, in modalità e-learning.
    "Continua il nostro percorso itinerante al fianco dei ragazzi degli istituti alberghieri - ha dichiarato il presidente della Onlus Peppino Falconio, Francescopaolo Falconio -. "Eleonora Di Florio, allieva vincitrice del contest lo scorso anno - ha aggiunto - ha svolto brillantemente il master formativo al ristorante 'Villa Maiella' e il prossimo anno inizierà il percorso accademico. L'attitudine al lavoro, l'abnegazione e la passione per questo mestiere è quello che cerchiamo nei ragazzi, per dar loro una mano e una opportunità per preparare al meglio il futuro professionale e di vita"."In un mondo dove tutti chiedono – ha spiegato lo chef due stelle Michelin e presidente dell’associazione “Le Soste di Ulisse”, Pino Cuttaia” - la Onlus Peppino Falconio offre in termini di formazione e opportunità, per questo ho ritenuto di aderire a questo interessante progetto. I ragazzi che oggi si avvicinano al mondo della cucina sono sempre più sommersi da stimoli social e televisivi spesso fuorvianti, che non identificano correttamente quello che realmente è il nostro mondo, fatto di lavoro, di passione, di impegno e di attitudine. Ricercare il talento nei ragazzi che scelgono questo mestiere non vuol dire quindi solo individuare il dono tra i fornelli ma la capacità di fare di questo dono la punta di un iceberg fatta di costanza e voglia di migliorarsi sempre".

Il 18 maggio il rettore dell’Università di Teramo e presidente della commissione di valutazione della Onlus Peppino Falconio, Dino Mastrocola e il patron del ristorante Stella Michelin “Villa Maiella” di Guardiagrele (Ch), Peppino Tinari, faranno da anello di congiunzione accademico-professionale tra le due regioni. E poi ci saranno le materie prime, vettori per far incontrare la fantasia, i colori e i profumi di Sicilia con i sapori decisi e inconfondibili dei vini d’Abruzzo. Il tema, nelle intenzioni degli organizzatori, mira a ricercare e sublimare il matrimonio e gli incastri possibili tra le rispettive eccellenze. La nota cantina “Torre dei Beati” di Loreto Aprutino (Pe) metterà a disposizione degli allievi il top della sua gamma di prodotti. I vini pluripremiati dalle migliori guide d’Italia “Mazzamurello” e “Cocciapazza” (Montepulciano d’Abruzzo), “Giocheremo con i fiori” (Pecorino), “Bianchi Grilli” (Trebbiano d’Abruzzo) e “Rosa-ae” (Cerasuolo d’Abruzzo).

Ma le contaminazioni e gli incontri tra Abruzzo e Sicilia non si limiteranno al cibo. A trent’anni dalle stragi di Capaci (23 maggio 1992) e Via d’Amelio (19 luglio 1992) e a quaranta dall’assassinio di Pio La Torre (30 aprile 1982) e di Carlo Alberto Dalla Chiesa (3 settembre 1982), nella giornata del 17 maggio una tavola rotonda moderata da Antonio Paolini e da Chisara Francini ripercorrerà quegli anni con gli occhi di chi li ha vissuti. Giuseppe Di Lello, giudice istruttore del pool di Palermo insieme a Falcone e Borsellino parlerà di quegli anni, confrontandosi con l’esperienza dello chef palermitano Natale Giunta, vittima anni fa di minacce ed estorsione che lo costrinsero ad un periodo di vita sotto scorta. Il giudice Di Lello è stato anche sindaco di Villa Santa Maria dal 1973 al 1978 e proprio nel 1978 ideò la Rassegna dei Cuochi che da allora, ogni anno, richiama cuochi e addetti al settore nel piccolo borgo abruzzese che nel 1563 diede i natali a San Francesco Caracciolo patrono dei cuochi d’Italia.
   

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