Il 29enne Federico Pecorale,
accusato di aver sparato al cuoco Yelfry Rosado Guzman (23), in
un ristobar al centro di Pescara, è stato trasferito oggi dal
carcere di Ancona a quello pescarese: domani pomeriggio, alle
14, verrà interrogato dal sostituto procuratore Fabiana Rapino.
L'uomo deve rispondere di tentato omicidio aggravato dai futili
motivi e porto abusivo d'arma.
La richiesta di interrogatorio era stata avanzata dal legale
dell'uomo, Florenzo Coletti, per precisare i fatti accaduti.
L'aggressione risale allo scorso 10 aprile, domenica delle
Palme. Secondo la ricostruzione degli investigatori all'origine
della discussione che ha portato Pecorale a sparare al cuoco -
scena ripresa dalle telecamere del sistema di videosorveglianza
- c'era l'insoddisfazione per la qualità degli arrosticini e per
i tempi di attesa. Dopo il fatto l'uomo è fuggito in taxi ed è
stato poi bloccato dalla polizia in un'area di servizio della
A14 nelle Marche. Nell'udienza di convalida dell'arresto,
tenutasi lo scorso 13 aprile a Pesaro, Pecorale - originario di
Montesilvano (Pescara), ma da anni residente in Svizzera - si
era avvalso della facoltà di non rispondere.
L'avvocato Coletti sta lavorando con uno psichiatra per
valutare la compatibilità dello stato di salute del suo
assistito con il carcere, confidando di ottenere il suo
trasferimento ad una casa di cura; dopo l'interrogatorio di
domani Pecorale resterà nel carcere di Pescara.
Il cuoco 23enne rimasto ferito da cinque colpi di pistola ha
riportato una lesione midollare e ha cominciato in questi giorni
un periodo di riabilitazione motoria in un centro di cura a
Sulmona.
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