La Procura della Repubblica
dell'Aquila ha affidato la perizia tecnica ritenuta determinante
per stabilire la dinamica del tragico incidente di ieri
pomeriggio all'Aquila nella scuola dell'infanzia di Pile,
frazione del Comune dell'Aquila, dove una Passat parcheggiata da
una donna, indagata per omicidio stradale, con a bordo il figlio
12enne per andare a riprendere i suoi due gemellini di cinque
anni, ha travolto la recinzione uccidendo un bimbo di 4 anni
ferendone cinque: in particolare il pm Stefano Gallo titolare
della inchiesta e gli agenti della Squadra Mobile dell'Aquila
guidati dal dirigente Danilo Di Laura, l'esame deve dimostrare
il motivo per il quale la macchina si è sfrenata: è stato il
12enne, è stato un errore della mamma che per la fretta in una
azione comunque abitudinaria perché giornaliera, non ha
ingranato la marcia a motore spento lasciando il solo freno a
mano attivato, oppure c'è stato un guasto tecnico.
Inquirenti ed investigatori confidano sui risultati della
perizia sulla macchina posta sotto sequestro.
Le indagini proseguono a ritmo serrato per chiarire nel più
breve tempo possibile il tragico caso che ha fatto il giro della
nazione. Intanto, nel corso della giornata dovrebbe essere
affidato l'incarico dell'autopsia sul corpo del piccolo Tommaso:
solo dopo saranno fissati i funerali in una comunità sconvolta e
incredula che si è stretta idealmente al dolore della famiglia
del piccolo e dei feriti. Tra ieri sera e la notte sono state
ascoltate in Questura 5-6 persone tra cui insegnanti e mamme che
erano sul luogo dell'incidente. Non è stata ancora ascoltata la
donna alla guida della Passat che è sotto shock: la donna sarà
interrogata alla presenza dell'avvocato di fiducia Francesco
Valentini, del foro dell'Aquila. La famiglia del piccolo Tommaso
è difesa da Tommaso Colella e Katiuscia Romano, del foro
dell'Aquila.
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