Riapre lo Stellario di Chieti,
l'area del parco archeologico della Civitella, che tornerà a
ospitare eventi dall'11 giugno con il "Finarelli Festival",
rassegna di arte e musica contemporanea dedicata a Claudio
Finarelli, l'architetto che ha curato la riqualificazione del
parco. Allo Stellario sarà di scena DJ Harvey, nella sua unica
tappa italiana grazie alla collaborazione di Humani di Arturo
Capone e alla sinergia fra Comune di Chieti, Deputazione
teatrale del Marrucino e Direzione regionale dei Musei.
Hanno presentato l'evento alla stampa il vicesindaco e
assessore agli eventi Paolo De Cesare, Arturo Capone,
organizzatore della serata di riapertura, Maria Cristina Stumpo
e Paolo Roccioletti per la Deputazione teatrale e la figlia
dell'architetto, Matilde Finarelli. "Torna a nuova luce un luogo
molto caro a Chieti e all'Abruzzo qual è il Parco archeologico
della Civitella - ha detto De Cesare - grazie a una convenzione
presentata l'estate scorsa fra Comune, Deputazione teatrale e
Direzione regionale dei musei che ora andrà a regime. Piazza Di
Resta, lo Stellario e l'Arena della Civitella dal 1° giugno al
30 settembre per tre anni saranno gestiti dalla Deputazione
teatrale. È in corso un avviso pubblico per trovare sponsor e
allestire gli spazi, sia per sostenere l'organizzazione sia per
la dotazione (palco, sedie, suppellettili) per tenere i
concerti. Ripartiamo ricordando chi ha promosso, voluto e
realizzato questo parco archeologico, dedicheremo la rassegna al
compianto architetto Claudio Finarelli che ha speso gran parte
della sua vita ad accrescere immagine e prestigio di questo
luogo e lo ha fatto con estrema cura; seguendo finanziamenti e
idee per abbellire e rendere questo luogo identitario".
"Mi auguro che iniziative simili possano essere una forza
propulsiva - ha detto Matilde Finarelli - Arturo è portatore di
una nuova arte contemporanea quale la musica elettronica e il
contesto che lui mi ha proposto con il Festival era di creare
un'atmosfera contemporanea che consentisse ai giovani di abitare
la città attraverso eventi in cui si riconoscono e tornando a
lavorarci. Questo respiro internazionale è ciò che onora un
sogno che fu di mio padre".
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