Sarà assegnato a Valérie Perrin,
scrittrice, fotografa di scena e sceneggiatrice francese, il
Super Flaiano di Narrativa 2022. Il suo "Cambiare l'acqua ai
fiori", (edizioni E/O) nel 2019 è stato un caso editoriale, con
oltre due milioni di copie vendute in 32 Paesi e libro più
venduto in Italia nel 2020; oggi l'autrice è in vetta alle
classifiche il nuovo romanzo "Tre". L'annuncio è stato dato
dalla presidente dei Premi Internazionali Flaiano Carla Tiboni.
Perrin sarà a Pescara il 2 luglio al Teatro Monumento d'Annunzio
per ricevere il Premio.
"Cambiare l'acqua ai fiori", costruito intorno alla vita
semplice di Violette Toussaint, custode di un cimitero in
Borgogna, "è un romanzo ben scritto, che alterna momenti di
poesia e riflessione, ma anche divertimento e leggerezza - si
legge in una nota dei Premi Internazionali Flaiano - Un po'
dramma un po' giallo, con qualche venatura rosa, con temi che si
rincorrono nella narrativa della scrittrice francese. Come
l'indagine del lutto e della malattia, l'attenzione a chi
sceglie una vita defilata, la preferenza per famiglie non
tradizionali, il fascino delle lettere, i rintocchi della
musica, la ricerca di identità sessuale, il dissidio interiore
tra chi siamo e chi vogliamo essere".
Perrin riesce, "attraverso l'occhio attento e allenato della
fotografa, a raccontare una storia con facilità, ma anche
cercando e soffermandosi sui particolari. Così 'Cambiare l'acqua
ai fiori' ha imposto prepotentemente la sua autrice per la sua
fortunata 'ricetta' narrativa. Pensiamo a 'Quaderno dell'amore
perduto' che ne ne ha anticipato la felicità e al successivo
'Tre' che ne ha confermato l'originalità, il marchio di
fabbrica. Che è stato ben definito da Antonio D'Orrico: Valérie
Perrin scrive romanzi come fossero canzoni. Come se dovessero
durare tre minuti e invece durano vite intere. Nello stesso
tempo, scrive romanzi come se fossero cattedrali di arditissima
architettura (e però leggere come se fossero costruite con i
mattoncini Lego). I romanzi (tutti) sono castelli di carte, ma
provate a soffiare su quelli della Perrin: non crollano mai".
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