"Potenziamento dei posti letto
negli ospedali di Popoli e Penne per poter trasferire i pazienti
che non riescono a trovare posti letto in quello di Pescara;
rinnovi di accordi con le Cliniche Private Convenzionate,
liberando Il Pronto soccorso da ricoveri stabili che impediscono
di fornire all'utenza un servizio efficiente ed efficace con
tempi di attesa ridotti; potenziamento del personale medico
anche tramite incentivi, utilizzando anche personale della Asl
in regime di straordinario". E' quanto chiede il NurSind Pescara
che, a proposito del pronto soccorso del capoluogo adriatico,
parla di "afflusso insostenibile", tanto che la struttura "non
riesce più a fare il suo lavoro".
In una lettera inviata, tra gli altri, al presidente della
Regione Abruzzo, Marco Massilio, all'assessore regionale alla
Salute, Nicoletta Verì, e al direttore generale della Asl, il
segretario provinciale del NurSind, Antonio Argentini,
sottolinea che gli spazi del pronto soccorso "sono inadeguati
per il numero dei pazienti da trattare" e che la struttura si è
trasformata "in un reparto multidisciplinare che non fa solo
accertamenti e prestazioni di emergenza per poi trasferirli nei
reparti di competenza".
Argentini parla di "un vero e proprio reparto che eroga
diverse prestazioni come terapie, assistenza alberghiera, che
mediamente hanno una permanenza di 7/9 giorni", con il risultato
di un "inaccettabile allungamento dei tempi di attesa dei vari
codici colore. La riduzione dei posti letto e dei servizi negli
ospedali di Popoli e Penne perpetrata in questi anni - aggiunge
- non ha fatto altro che accentrare il tutto presso Pescara,
portando ad un aumento esponenziale delle prestazioni".
Il segretario sottolinea infine che "il personale medico è
insufficiente perché non reperibile sul mercato, ma anche perché
viste le responsabilità e le possibili denunce, molti rinunciano
a candidarsi" e ricorda che "l'eccessivo stress psicofisico
favorisce malattie e infortuni del personale e la possibilità di
commettere errori, conl'impossibilità di assicurare
un'assistenza adeguata".
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