L'associazione Nuova Pescara, che
da anni si batte per la fusione di Pescara, Montesilvano e
Spoltore in un unico comune, entra nel merito dell'area di
risulta della stazione del capoluogo e della possibilità di
costruirci la sede della Regione Abruzzo. "Stupisce che proprio
dal sindaco Carlo Masci, da sempre favorevole a Nuova Pescara,
parta un progetto in cui si evidenzia innanzitutto l'esclusione
di Montesilvano e Spoltore anche dalla fase di progettazione",
dice Marco Camplone, presidente dell'associazione Nuova Pescara
dalla fondazione.
"L'area di risulta è il centro di Pescara, il centro di Nuova
Pescara e il centro dell'intera area metropolitana - si legge in
una nota - e non può essere gestita con il criterio del
giardinetto di quartiere. Sull'utilità di inserire una
realizzazione così impattante su una zona fortemente
congestionata possiamo aprire un ampio dibattito e tutte le
opinioni saranno valide. Quello che non è valido affatto è il
non coinvolgimento, in questo progetto, del sindaco di
Montesilvano Ottavio De Martinis e del neo sindaco di Spoltore
Chiara Trulli. L'associazione Nuova Pescara chiede che vengano
immediatamente resi partecipi e che le loro eventuali istanze e
le loro proposte siano tenute in debita considerazione. Non
dobbiamo costruire una Pescara nuova, ma la Nuova Pescara, in
cui Montesilvano e Spoltore devono essere protagoniste perché
questo è il vero senso di una fusione votata dai cittadini in un
referendum e sancita da una Legge regionale votata
all'unanimità".
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