"Sono a rischio quasi mille
posti di lavoro in Abruzzo a causa della carenza di anidride
carbonica nelle aziende di bevande". Questa è la denuncia del
segretario generale Fai Cisl AbruzzoMolise, Franco Pescara.
"La scarsità di questo ingrediente - spiega in una nota - sta
creando allarmismo tra le aziende, le lavoratrici e i
lavoratori, ma le prime preoccupazioni erano sorte con la
pandemia. L'anidride carbonica è diventata introvabile e ai
fornitori non conviene più produrla a causa dei costi alti
dell'energia ed hanno ridotto la produzione degli impianti".
Oggi in Abruzzo tra le aziende di bevande gassate e l'indotto
si contano circa mille occupati e il sistema produttivo è in
grande difficoltà cui si aggiungono gli aumenti dei costi di
energia, plastica, alluminio, cartone e, in ultimo, sono emerse
molte complicazioni a reperire il vetro mettendo seriamente a
rischio i livelli occupazionali.
"Le aziende che operano in Abruzzo nel settore delle bevande
analcoliche sono in un momento di estrema difficoltà - prosegue
il sindacalista - e vogliono incontrare le RSU per valutare le
soluzioni di assumere. Ai rincari dei costi dell'energia, si
aggiungono problemi di reperimento di alcune materie prime, in
particolar modo di anidride carbonica, senza interventi potrebbe
dare un ulteriore, pesante, colpo all'economia regionale, se
saranno confermate la Plastic e la Sugar tax sarà un colpo duro
per l'economia abruzzese".
Secondo Pescara "è sempre più urgente che il Governo,
sindacati ed imprese si coordinano con programmi condivisi a
difesa dell'occupazione, perché le aziende hanno tante richieste
per continuare a garantire un salario alle famiglie, lanciando
un segnale preoccupante per le sorti dell'economia regionale".
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