"Per noi è molto importante
perché si tratta di un riconoscimento prestigioso ricevuto da
una città importante, dalla grande storia e dal grandissimo
patrimonio culturale. Ma è anche una testimonianza della bontà
del nostro lavoro perché siamo riusciti, dopo cento anni di
presenza, ad essere all'altezza di quello che hanno fatto coloro
che c'erano prima di noi". Così il capo della Polizia di Stato,
Lamberto Giannini, oggi a Sulmona per ritirare la cittadinanza
onoraria che il Consiglio comunale con voto unanime nella seduta
del 25 luglio scorso ha conferito al corpo di polizia in
occasione dei 100 anni di presenza del commissariato nel
capoluogo peligno.
Giannini ha ricordato quanto sia importante la comunione con
il territorio, in un momento storico di particolare difficoltà,
perché dà forza e soddisfazione, per affrontare periodi
delicati. Come quello della pandemia, costato sacrifici a tutti,
anche alla polizia, con tanti poliziotti contagiati e perfino 20
rimasti vittime del virus. "Ma noi - ha ricordato - non abbiamo
mai chiuso un ufficio, mai fatto mancare la nostra presenza e il
nostro appoggio ai cittadini".
Sulla paventata chiusura del tribunale di Sulmona e sulla
possibilità che anche il commissariato venga soppresso Giannini
ha detto: "Oggi ho sentito tante citazioni in latino e anche io,
a tal proposito, voglio farne una: Hic optime manebimus (qui
staremo benissimo, ndr)".
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