Se i social network hanno
cambiato il modo di vivere e anche di viaggiare, allo stesso
tempo le reti sociali possono essere utili per capire e
analizzare le tendenze turistiche, e di conseguenza permettere
agli amministratori pubblici di prendere decisioni più accurate.
È una delle linee guida dello studio del Gssi sui big data dei
social network.
Grazie a un approccio multidisciplinare, che ha coinvolto l'area
di Scienze Sociali e di Informatica del Gran Sasso Science
Institute dell'Aquila, è stato infatti possibile analizzare
oltre 60mila immagini geolocalizzate e ricche di metadati (i
dati profondi contenuti in un documento) scattate nella
provincia dell'Aquila tra il gennaio del 2005 e il dicembre
2018. Un lungo lasso di tempo, mai preso in considerazione
finora dalle precedenti ricerche accademiche.
Lo studio di Maria Giovanna Brandano e Ludovico Iovino del Gssi
e Daniele Mantegazzi dell'Università di Groningen, è riuscito a
profilare in modo molto preciso il turista-tipo in visita nella
provincia dell'Aquila.
Grazie all'uso dei dati di Flickr, un social network dedicato
alla fotografia attivo dal 2004 che attualmente conta 112
milioni di utilizzatori, il team Gssi ha verificato per esempio
come i turisti italiani e quelli internazionali abbiano
stagionalità diverse.
I turisti italiani visitano la provincia abruzzese
prevalentemente in due periodi, uno tra marzo e aprile e l'altro
durante i mesi estivi, mentre il picco degli stranieri si rileva
durante l'autunno. Anche i gusti in termini di località sono
differenti. I visitatori preferiscono ammirare le realtà urbane
dell'Aquila o Avezzano, oppure immergersi nella natura dei
parchi. Al contrario, i turisti stranieri subiscono il fascino
sprigionato dai villaggi medievali di Santo Stefano e Rocca
Calascio.
Sono state analizzate 66.875 immagini condivise da 3.853 utenti
in sedici anni. La scelta dell'uso di Flickr è stata dettata
dalla ricchezza dei dati offerti da questo social network,
nonché anche la possibilità di prendere in esame un lungo
periodo.
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