Bisogna demolire le opere
realizzate senza titolo dando seguito alle decisioni del
Comitato Valutazione Impatto Ambientale. Lo chiedono Forum H2O e
Stazione Ornitologica abruzzese (Soa) commentando la recente
decisione del Comitato Via Abruzzo che ha "bocciato" la
realizzazione del parco commerciale "Mirò" a Chieti Scalo,
insediamento in parte già edificato in un'area vicino al fiume
Pescara. Un progetto il cui iter di attuazione è stato
caratterizzato, negli anni, da decisioni della giustizia
amministrativa in seguito a ricorsi presentati, un progetto che,
da sempre, vede contrarie associazioni ambientaliste, ma anche
del commercio. Il parere negativo del Comitato Via è arrivato in
seguito alla richiesta di Valutazione di Impatto Ambientale
"postuma" e "a sanatoria" richiesta dalla Sile Costruzioni per
le opere del centro commerciale in parte già realizzate.
Il Comitato nel verbale richiama la mancanza di valide
autorizzazioni pregresse, ribadisce che il parere di una V.I.A.
postuma può comunque essere negativo, "come più volte ribadito
dal Forum H2O in questi mesi" e, nel merito, censura il progetto
anche dal punto di vista dell'impatto ambientale, in particolare
sull'aggravio della condizione di inquinamento dell'aria
derivante dal traffico generato dal centro commerciale,
ritenendolo incoerente con il Piano regionale della qualità
dell'aria "esattamente uno dei punti sollevati nelle
osservazioni contrarie della Soa. E ordina la demolizione delle
opere realizzate senza titolo.
"Ora ci aspettiamo una lunga battaglia legale da parte del
proponente, ma un ulteriore punto fermo è stato messo -
affermano le due associazioni ambientaliste - L'emergenza
climatica impone scelte conseguenti ed è già desolante dover
anche solo assistere a continui e stucchevoli tentativi di
riproporre modelli economici che hanno alla base il consumo di
suolo, la realizzazione di grandi interventi nelle aree proprie
del fiume e forti emissioni in atmosfera. Bisogna assolutamente
rinaturalizzare le aree golenali del Pescara e riqualificare un
territorio fortemente colpito da urbanizzazione selvaggia del
tutto insostenibile. I comuni di Chieti e Cepagatti facciano la
loro parte".
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