"Sono sconvolto per ciò che si
riesce a scrivere sotto dettatura dei burocrati romani. Durante
i lavori del Consiglio ho formalmente chiesto a Toma di ritirare
questo atto e, se gli è stato imposto da Roma, di dimettersi da
commissario ad acta perché in qualità di presidente di Regione
il suo principale compito è quello di tutelare i cittadini di
questa terra". Così l'ex presidente della Regione Molise Michele
Iorio a proposito del nuovo Programma operativo della sanità
molisana (Pos) varato ieri dall'attuale governatore, nonchè
commissario ad acta, Donato Toma. "Dando un sguardo sommario al
Pos 2022/2024 - prosegue Iorio che in passato è stato anche
commissario alla sanità - posso affermare senza ombra di dubbio
che siamo di fronte a un documento che va contro gli interessi
del Molise. Con questo atto, si scrive nero su bianco che il
punto nascita di Termoli non dovrà più esistere così come
l'Emodinamica a Isernia. Soprattutto, si invia a morte certa
coloro che potrebbero essere colpiti da emorragia cerebrale con
la previsione del trasferimento dei pazienti a Pescara o Napoli
nonostante si tratti di una patologia dove il tempo è elemento
fondamentale per salvare la vita".
"Non si può chiedere al Consiglio regionale - conclude Iorio
- di codificare quanto scritto sull'atto del commissario ed è
inconcepibile che qualcuno abbia avuto il coraggio di tradurre
su un documento di programmazione un'organizzazione della rete
dell'emergenza praticamente inesistente sul territorio
regionale. Il compito di una regione così piccola è soprattutto
garantire le cure dei propri cittadini specie per le patologie
tempo dipendenti, invece ci limitiamo a copiare una
programmazione scritta quasi certamente a Roma da chi non
conosce né le esigenze dei cittadini né il territorio molisano".
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