Molto più che un giardino
d'infanzia o un parco giochi di una scuola materna: nel cuore
degli Appennini va in scena quello che 'potrebbe e dovrebbe
essere' il futuro di una collettività. Ne è sicuro il sindaco
Franco Pucci che subito dopo il taglio del nastro del progetto
Fare Scuola di Enel Cuore e Fondazione Children Reggio del
plesso di Capitignano (L'Aquila) realizzato dopo il sisma del
2009, spiega a grandi e piccini che "Non solo migliorare i
luoghi di studio è un vanto, perché questo è uno spazio di
creatività e di divertimento all'aperto, ma permette di essere
attrattivi nei confronti dei comuni limitrofi, e di valorizzare
le aree interne". Una inversione di tendenza insomma: servizi
all'altezza, dice il sindaco, successo garantito.
In una zona dove finalmente la ricostruzione marcia veloce e
dove infatti i bimbi iscritti sono in qualche modo tutti legati
alle attività economiche dei genitori impegnati nella
ricostruzione. Se c'è lavoro ci sono famiglie, se ci sono
famiglie c'è lavoro, servizi e il contributo delle aziende come
l'Enel.
Terra di doppio cratere sismico, 2009 e 2016, epicentro della
scossa del gennaio 2017, Capitignano ha una scuola modello per
30 bimbi e in più ha un plesso per le elementari con oltre 30
iscritti: sono numeri di eccellenza per le aree montane, che si
spera di far crescere appunto con le nuove offerte. Qui ecco una
geo sfera per ammirare il cielo a prescindere dalle condizioni
atmosferiche, una terrazza attrezzata sul panorama della Alta
Valle dell'Aterno, il fiume di montagna che poi si chiamerà
Pescara dopo Bussi e sfocerà nell'Adriatico, tavoli, lavagne,
fiori e prati.
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