Da qualche giorno è
apparso sui muri di Bussi sul Tirino un murale di GABO,
l'artista brianzolo di origini bussesi, che condanna la mattanza
dei cinghiali in atto in paese. L'opera è stata disegnata sul
muro tra la farmacia e la scuola. L'iniziativa di abbattere in
maniera indiscriminata gli ungulati che si aggirano nella zona
di Bussi, è stata presa dopo l'irruzione fatta da una famiglia
di quattro cinghiali, nella scuola materna del paese.
Anche il circolo di Bussi di Fratelli d'Italia era
intervenuto sulla vicenda chiedendo al sindaco Salvatore La
Gatta di fare qualcosa per contenere la presenza dei cinghiali
nel centro urbano.
Nei giorni scorsi, sui social, era apparsa una foto con una
decina di cinghiali uccisi, messi in bella mostra da alcuni
residenti di Bussi, a dimostrazione dell'azione che si sta
portando avanti per limitare la presenza dei cinghiali in paese.
Azione che non è piaciuta a tante persone compreso GABO, che ha
voluto dimostrare il dissenso a modo suo. Dopo aver disegnato il
murale, Isidoro Chella, in arte GABO, ha lasciato due post
attaccati al muro: sul primo c'è scritto "Make music don't kill
boars"; sul secondo una frase di San Francesco, "Se avrai
uomini che escluderanno qualsiasi creatura di Dio dal rifugio
della compassione e della pietà, avrai uomini che tratteranno
allo stesso modo i loro simili umani…E tutte le creature che
sono sotto il cielo, ciascuna secondo la sua natura servono,
crescono e obbediscono al loro creatore meglio di te, uomo".
Riproduzione riservata © Copyright ANSA