Aumenti ingiustificati, da parte di
molti Comuni, del canone unico mercatale, che ha sostituito dal
2021 l'insieme dei tributi legati all'occupazione del suolo
pubblico e allo smaltimento dei rifiuti: lo denunciano il
presidente regionale di Anva-Confesercenti Abruzzo Domenico
Gualà e il responsabile provinciale di Chieti dell'associazione,
Simone Lembo, dopo aver incontrato il prefetto di Chieti Armando
Forgione nell'ambito del Comitato per l'ordine e la sicurezza
pubblica.
Evidenziando che molti Comuni calcolano in modo erroneo le
tariffe da applicare agli ambulanti mercatali, i due dirigenti
dell'associazione che riunisce gli operatori commerciali su area
pubblica ritengono preoccupanti due aspetti introdotti da
numerosi Comuni per la determinazione delle tariffe: "l'errata o
mancata applicazione del frazionamento a ore, che prevede la
divisione della tariffa per 24 ore e poi moltiplicata per il
numero di ore di effettiva occupazione, purché inferiore o
uguale a 9 ore, e l'applicazione di coefficienti moltiplicatori
delle tariffe standard in base al valore economico della strada
o piazza in cui si svolge l'occupazione e coefficienti
moltiplicatori delle tariffe per il presunto sacrificio
economico imposto alla collettività. L'utilizzo dei coefficienti
moltiplicatori e la non applicazione del frazionamento a ore per
la determinazione del canone - sottolineano - rischiano di
essere arbitrari facendo lievitare le tariffe base, provocando
un ulteriore aggravamento della crisi del settore e vanificando
l'obiettivo dell'alleggerimento del peso dell'imposizione in
capo agli operatori previsto dalla normativa". Gualà e Lembo
hanno consegnato una lettera al prefetto assieme a due
Risoluzioni ministeriali che vanno a suffragare quanto da loro
sostenuto. "Vogliamo ringraziare il prefetto - concludono Gualà
e Lembo - che ha inteso inviare una nota al presidente della
Provincia di Chieti e a tutti i Comuni interessati per compiere
i controlli e gli approfondimenti del caso. Ci batteremo perché
le risposte arrivino rapidamente per un settore che, nonostante
sia in profonda crisi, non rinuncia al suo ruolo".
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