"Esistono grandi elementi di
comunanza tra le due regioni. Stiamo lavorando insieme per
sviluppare relazioni tra i nostri porti e aeroporti. Cercheremo
di approfondire e stringere rapporti commerciali. La regione
polacca è molto industrializzata, ha avuto una grande crescita
nell'ultimo ventennio ed ha una grande vocazione nei settori
dell'automotive e aerospaziale, nonché in campo farmaceutico. Si
caratterizza anche per una più evidente vocazione turistica
legata alle risorse naturalistiche, alla presenza di parchi
nazionali". Questo il commento del presidente della giunta
regionale, Marco Marsilio che oggi all'Aquila ha ricevuto il
vicepresidente del Voivodato Podkarpackie, Piotr Pilch.
La delegazione polacca era formata anche da Malgorzata
Szlosek e Justyna Róg, della Sezione di collaborazione
internazionale e da Marcin Dojnik, della sezione di sostegno
allo sviluppo economico (Centro servizi per gli investitori e
gli esportatori) oltre a due rappresentanti dell'ambasciata
polacca a Roma. Ad accoglierli anche il presidente di Abruzzo
Sviluppo, Stefano Cianciotta, il presidente della camera di
commercio Pescara-Chieti, Gennaro Strever e il presidente della
camera di commercio Gran Sasso d'Italia, Antonella Ballone.
Durante la visita è stato tracciato lo scenario di una futura
collaborazione descrivendo possibili opportunità per la crescita
dei rapporti economici e culturali tra le due regioni
sottolineando le innumerevoli affinità culturali ed economiche.
"Abbiamo apprezzato questo momento di confronto - ha aggiunto
Marsilio - che è servito ad analizzare i vari aspetti, sia sul
piano culturale che su quello delle attività produttive, che
possano dare impulso ad uno scambio tra le due realtà che
meritano di essere valorizzate al meglio cercando di
interpretare concretamente le reciproche esigenze di sviluppo".
E' stato anche sottolineato nel corso dell'incontro come
l'Abruzzo sia stata la terra di adozione del Papa polacco
Giovanni Paolo II che si distinse per il suo amore per la
montagna abruzzese e come l'Abruzzo non lo abbia mai dimenticato
tanto che gli è stato dedicato anche un santuario, a San Pietro
della Ienca.
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