Sindacati, associazioni e
cittadini in sit-in questa mattina a Pescara davanti al Cup
dell'ospedale civile per dire no alla privatizzazione di fatto
del pronto soccorso. Critiche alla gestione sanitaria della
Regione Abruzzo sono arrivate da Luca Ondifero, segretario della
Cgil Pescara, che ha dichiarato: "Inizia oggi una vertenza che
deve portare a un nuovo modello di sviluppo e deve vedere la
sanità al centro. Noi chiediamo che sia ritirata immediatamente
la delibera sulla privatizzazione del pronto soccorso e, nel
contempo, di rafforzare invece il sistema sanitario pubblico, di
rinforzare la medicina territoriale e di fare un piano di
interventi che sia finalizzato a ridurre le liste d'attesa e di
dare una risposta sul piano occupazionale affinché l'occupazione
precaria diventi stabile e si faccia un ragionamento per
adeguare gli organici delle strutture sanitarie ai reali
bisogni. Già questa mattina - ha proseguito Ondifero -
incontreremo il direttore generale della Asl di Pescara Ciamponi
che ci ha contattato. Proporremo alla Asl una piattaforma su cui
riteniamo debba essere aperto un confronto serrato, affinché
nelle prossime settimane ci siano le risposte che i cittadini
attendono".
Al sit-in presenti esponenti di alcune associazioni fra le
quali Carrozzine Determinate con il suo presidente Claudio
Ferrante: "Siamo qui per sostenere il servizio pubblico. Il
Covid ha messo in luce un sistema sanitario malato. Il pronto
soccorso non si può e non si deve toccare. Non è accettabile
entrare in pronto soccorso e rimanerci per giorni. Il problema
non si può però risolvere con la privatizzazione. Nel territorio
si è provveduto a tagliare anche i piccoli ospedali. La medicina
territoriale non risponde e dunque molti sono costretti a
recarsi al pronto soccorso. Le persone con disabilità sono le
più colpite. Per le visite specialistiche ci sono attese di
oltre un anno. Quella di oggi è una battaglia di civiltà perché
la salute è la cosa più importante che abbiamo e va
salvaguardata". Una delegazione guidata da Luca Ondifero è
stata poi ricevuta dal direttore generale della Asl di Pescara
Vincenzo Ciamponi.
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