Trasferire su beni e servizi
delle aziende del territorio le conoscenze sviluppate in ambito
accademico. Questo l'obiettivo allo studio nell'ambito delle
"Giornate delle tecnologie emergenti per la sicurezza
sostenibile" che si sono svolte all'auditorium del Gran Sasso
Science Institute e nel Tecnopolo d'Abruzzo.
Due giorni di incontri, tavole rotonde e dibattiti scientifici
con i rappresentanti del mondo dell'accademia, delle istituzioni
e dell'industria italiana relativi al tema della sicurezza delle
infrastrutture, dell'ambiente e delle città, mediante l'impiego
di soluzioni basate su Internet delle cose e intelligenza
artificiale, con specifica attenzione al tema della "cyber
security".
In primo piano il progetto Sicura finanziato dal bando del
Ministero dello Sviluppo Economico (Mise) con l'obiettivo di
realizzare progetti di sperimentazione, ricerca applicata e
trasferimento tecnologico basati sull'utilizzo delle tecnologie
emergenti, quali blockchain, intelligenza artificiale (AI),
Internet delle cose (IoT), grazie allo sviluppo delle reti di
nuova generazione 5G. Partner del progetto Sicura sono anche
Gssi, Comune dell'Aquila, Zte, Wind, Cueim, Itc-Cnr.
"Progetti e iniziative allo studio - ha sottolineato il rettore
Edoardo Alesse - sono principalmente rivolti a start up e
piccole e medie imprese, in quanto le aziende più grandi
riescono a sviluppare in autonomia infrastrutture di sicurezza".
"In questo contesto di innovazione - spiega il referente per
l'ateneo per il trasferimento tecnologico Luciano Fratochi -
cerchiamo di creare un percorso virtuoso dalla conoscenza
sviluppata nei nostri dipartimenti a servizio delle nuove
tecnologie e dunque per realizzare nuova impresa".
Tra i promotori anche il professore di Ingegneria delle
telecomunicazioni Fabio Graziosi, direttore del centro di
accellenza di ateneo "Incipict" che ha parlato delle
potenzialità del progetto Sicura, nell'ottica di un sistema
tecnologico in grado di costituire un volàno per l'economia.
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