"Sono felicissima di tornare in
concerto per questa celeberrima istituzione e colgo l'occasione
per ringraziare le persone che hanno contribuito a rendere
indimenticabile l'esperienza in questa città, che per me è una
seconda casa" è il commento della pianista Gloria Campaner che
torna a Pescara per la 56/a stagione concertistica della Società
del Teatro e della Musica "Luigi Barbara" con il concerto in
programma alle 21 al Teatro Massimo, con un programma di grande
intensità: la 'Toccata e fuga in re minore' di Bach, nella
trascrizione per pianoforte di Tatiana Nikolaeva, e i 24 Preludi
di Chopin.
"Ho vissuto a Pescara anni tra i più belli della mia vita -
ricorda la pianista che ha frequentato l'Accademia Musicale
Pescarese sotto la guida di Bruno Mezzena e il Conservatorio di
Musica acquisendo una laurea di secondo livello - : è una città
cui sono molto legata, che ha segnato momenti fondamentali del
mio percorso come pianista, musicista ed essere umano. Un grazie
speciale va ad Angelo Fabbrini che mi ha fatto acquistare il mio
primo pianoforte da concerto e che quando avevo solo 17 anni mi
ha permesso di diventare artista ufficiale Steinway & Sons".
Campaner svolge regolare attività concertistica presso le più
importanti istituzioni e festival italiani, mentre all'estero
suona in prestigiose sale come la Carnegie Hall di New York, la
Disney Hall di Los Angeles, la Kioi Hall di Tokyo, la Salle
Cortot di Parigi e la Cadogan Hall di Londra.
Nel 2013 è uscito il suo primo album ''Piano Poems", dedicato
a Schumann e Rachmaninov. Nel 2017, ha pubblicato un lavoro
registrato dal vivo con l'Orchestra Sinfonica Nazionale della
Rai diretta da Juraj Valcuha e nel 2018 è uscito "Home", disco
dedicato interamente a Schumann, con l'Orchestra Filarmonica
della Fenice diretta da John Axelrod.
Oltre all'attività concertistica tradizionale, si è dedicata
a progetti eclettici che uniscono musica classica e danza
contemporanea. Il desiderio di ampliare la propria visione
musicale ha dato origine a collaborazioni con importanti
musicisti jazz quali Franco d'Andrea, Leszek Mozdzer e Stefano
Bollani.
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