"Condividiamo e accogliamo con
preoccupazione l'allarme delle associazioni (Cirf, Legambiente
Abruzzo, WWF Abruzzo, SHI Abruzzo e Molise e Pronatura Abruzzo)
sul progetto di Legge della Regione Abruzzo che interviene sulla
normativa in materia di gestione corsi d'acqua e interventi di
manutenzione fluviale e compensazione. Secondo le associazioni,
il testo 'evidenzia un'anacronistica visione localistica e non
integrata della gestione dei corsi d'acqua, che si concentra
sugli effetti dei fenomeni senza affrontarne le cause'". E'
quanto dichiara in una nota Daniele Marinelli, responsabile
organizzazione Pd Abruzzo, che chiede quindi alla Regione di
"rivedere la norma".
"La Giunta Marsilio interviene in modo miope e disordinato,
disdegnando l'ascolto delle associazioni di categoria e
determinando un grave danno per l'Abruzzo. Il corretto
funzionamento degli ecosistemi fluviali e costieri, in uno con
il miglioramento complessivo dello status dei corsi d'acqua -
prosegue la nota - rappresenta un fattore dirimente per
determinare benefici e scongiurare danni per il territorio,
anche nel quadro di sempre meno rari eventi alluvionali e dei
fenomeni erosivi. Tuttavia, è necessario che gli interventi
normativi siano orientati ai corretti presupposti di
pianificazione e governo del territorio e siano coerenti con
direttive e normative emanate dagli organismi sovraordinati in
materia. Il rischio è di peggiorare la condizione morfologica
dei corsi d'acqua, aggravandone i fenomeni erosivi, senza
ottenere benefici significativi per il territorio".
Secondo il Pd, "un'impostazione unicamente focalizzata sulla
manutenzione idraulica degli alvei, senza individuare le cause
dei fenomeni e dinamiche, appare in contraddizione con gli
obiettivi di tutela che il progetto di legge vorrebbe
perseguire. La riqualificazione dei corsi d'acqua e delle
funzioni ecosistemiche va incardinata sui principi di tutela
ambientale e sviluppo sostenibile. Per conciliare questi
indirizzi con la giusta preoccupazione per salvaguardia del
territorio e protezione dei cittadini, anche dai rischi connessi
ai fenomeni estremi, gli interventi normativi devono essere
ordinati, coerenti e lungimiranti".
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