Un confronto internazionale sulla
collaborazione scientifica DarkSide, relativo allo studio della
materia oscura, ha avuto luogo in questa settimana all'Aquila
nei locali del Gran Sasso Science Institute.
Il progetto DarkSite ha lo scopo di rilevare la materia oscura
sotto forma di particelle massive debolmente interagenti (Wimp).
L'incontro si è rivelato come un'occasione per discutere lo
stato del progetto che ha visto il raggiungimento del completo
finanziamento.
L'ambiente di sperimentazione scelto per il progetto DarkSide è
quindi ora in fase di costruzione e installazione nella Sala C
dei Laboratori Nazionali del Gran Sasso dell'Infn.
"DarkSide è una collaborazione internazionale che mira alla
scoperta della materia oscura per tramite di una massa bersaglio
di argon", osserva Cristiano Galbiati, professore al Gssi Gran
Sasso Science Institute e alla Princeton University, associato
Infn, coordinatore del progetto.
"Una delle importanti linee guida nel suo sviluppo è stata
l'obiettivo di una piena compatibilità ambientale. La
collaborazione DarkSide ha introdotto molte tecniche avanzate:
da queste ci attendiamo impatti positivi sulle economie locali
di Abruzzo e Sardegna".
"Inoltre - aggiunge il professor Galbiati - è in fase di
avviamento anche il progetto Urania, supportato dalla National
Science Foundation con 2,9 milioni di dollari e guidato da
Andrew Renshaw (Università di Houston) per l'installazione e la
messa in servizio di una struttura su scala industriale nel
sud-ovest del Colorado per l'estrazione dell'argon.
Contemporaneamente in Sardegna, con il supporto dell'Infn, i
nostri ricercatori progetteranno e costruiranno un impianto di
lavorazione specializzato che sarà poi utilizzato in Colorado".
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