Degustazioni e tanti assaggi nel
segno dell'enogastronomia tipica del territorio, insieme a
musica dal vivo e tante storie, animeranno il prossimo 9
novembre, in piazza Malta a Chieti, l'evento organizzato dai
Vignaioli Teatini che vede insieme le cantine I Fauri, Maligni,
Fattoria Teatina, Cantina Wilma, Zappacosta, Rabottini,
Buzzarone, Pesolillo e Rapino. Un evento in sinergia con la
Condotta Slow Food di Chieti e con il patrocinio del Comune di
Chieti e del Consorzio Tutela Vini d'Abruzzo quello presentato
oggi in conferenza stampa.
"Entriamo in una seconda edizione entusiasti della
collaborazione con Slow Food e con progetti più tecnici, per
unirci ancora di più, in linea con quello che sta facendo il
Consorzio per le terre di Chieti e la sottozona di Teate che
vogliamo fare diventare un volano - ha detto Luigi Di Camillo,
enologo presidente dell'associazione dei Vignaioli - Spingeremo
in particolare il cerasuolo, che è un motore importante della
tradizione, oltre che cugino nobile di un Montepulciano, vino
che oggi sta soffrendo, perché possa essere testimone sia di ss
stesso sia della filiera da cui proviene. Siamo convinti che ci
sarà una bella affluenza, capace anche di restituire vitalità a
una piazza che è storicamente l'anima degli agricoltori e dei
produttori e continuità a un evento che continuerà a crescere".
"Il Comune ci sarà sempre agli eventi dei Vignaioli teatini -
ha sottolineato il sindaco di Chieti, Diego Ferrara - perché è
importante l'opera di aggregazione fatta dall'associazione, come
strumento di promozione del territorio. Sono certo che l'unione
faccia la forza e il format scelto, il coinvolgimento della
città, lo dimostrano, perché il pubblico risponde sempre agli
inviti e agli eventi dell'associazione. Bella e importante anche
la sinergia con Slow Food e il Consorzio dei vini che è sinonimo
di azione sistemica, nonché l'evento vetrina che dà alle altre
tipicità del territorio l'opportunità di presentarsi ed essere
conosciute. Per tale ragione siamo stati fra i Comuni promotori
della nascita del primo distretto agroalimentare di qualità che
deve servire proprio a lanciare i prodotti del territorio e a
portarli avanti, divenendo motore di crescita".
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