La Regione Abruzzo ha convocato
un vertice con le organizzazioni sindacali per lo stabilimento
L-Foundry di Avezzano che si occupa di produzione di memorie
volatili e sensori d'immagine. Lo fanno sapere le organizzazioni
sindacali, sempre più preoccupate per il futuro della fabbrica
marsicana. "Dopo il vertice romano, vedremo ora se l'azienda
sarà disponibile a rivedere le decisioni assunte"- afferma
Elvira Simona De Sanctis della Fiom. Intanto, dallo scorso 31
ottobre, gli operai hanno incrociato le braccia. Uno sciopero
che si estende per nove giorni, fino al prossimo 11 novembre
quando salterà l'interno turno lavorativo delle otto ore. Il
territorio marsicano, già colpito da una crisi economica che
interessa vari settori, non sarà in grado di ricollocare tali
professionalità nel breve termine. Non possiamo inoltre non
considerare che la crisi dell'automotive, aumenterà la
difficoltà di ricollocazione e il numero di famiglie che
dovranno vivere con minori entrate. Questa situazione non solo
colpisce i lavoratori direttamente interessati, ma si ripercuote
sull'intero tessuto sociale ed economico della nostra comunità"-
sottolineano le organizzazioni sindacali. In totale sono 130 gli
operai che rischiano di rimanere senza lavoro a fine anno. Si
tratta di interinali, reclutati con contratto a tempo
determinato
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