Una psicologa e nutrizionista
ucraina, rifugiata in Abruzzo dallo scorso febbraio, ha
partorito, sabato scorso, un bambino del peso di 3 chili e 700
grammi presso l'Uoc di Ostetricia e Ginecologia di Sant'Omero,
diretta da Alessandro Santarelli. Sia la mamma che il piccolo
stanno bene: oggi vengono dimessi.
Quella di Khrystyna è la storia di una mamma di quattro
figli in attesa del quinto che viveva a Dnipro e che ha vissuto
i bombardamenti nella sua città. Inizialmente lei e suo marito
in maniera volontaria aiutavano i concittadini nei campi di
accoglienza, successivamente, con l'avvicinarsi della data
prevista per il parto, hanno deciso di venire in Italia per far
nascere il bambino in un luogo sicuro. La coppia è arrivata in
Italia il 24 febbraio ed è stata accolta a Giulianova da
un'amica che già viveva lì. La famiglia è stata ospitata in un
hotel a Giulianova e grazie alla rete di servizi socio sanitari
tra territorio (Protezione Civile, centri hub) e ospedale di
Sant'Omero è stato possibile garantire una fine gravidanza e una
nascita sicura e serena del bambino.
In Ucraina la donna seguiva le mamme nella preparazione al
parto: si è offerta di collaborare per aiutare le connazionali
ucraine che vorranno partorire nelle strutture della Asl di
Teramo.
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