"Rischio aggressioni in ambiente
sanitario" è il titolo del corso di formazione che si è svolto
nella sala convegni dell'ospedale "Mazzini" di Teramo.
L'argomento della giornata di studi, che è stata organizzata da
Paolo Savini, responsabile della Unità operativa Servizio
Prevenzione e Protezione Ambiente e Sicurezza interna della Asl
di Teramo, è inserito nel "Piano integrato per la prevenzione
della violenza sugli operatori" della Asl. Ha aperto i lavori,
della partecipata giornata di formazione, il direttore generale
della Asl di Teramo, Maurizio Di Giosia. Nel corso dell'attività
lavorativa gli operatori sanitari sono esposti a numerosi
fattori: aggressioni fisiche e verbali. Tra questi c'è il
rischio di affrontare un'esperienza di violenza come omicidio
con lesioni personali importanti o morte. Il National Institute
of Occupational Safety and Health (NIOSH) definisce la violenza
nel posto di lavoro come "ogni aggressione fisica, comportamento
minaccioso o abuso verbale che si verifica nel posto di lavoro".
Per contrastare questo fenomeno e prevenire le Asl sostengono
l'acquisizione di competenze da parte degli operatori nel
valutare e gestire tali eventi quando accadono. Gli obiettivi
della formazione sono: tolleranza zero verso atti di violenza,
fisica o verbale, nei servizi sanitari e assicurarsi che
operatori, pazienti, visitatori siano a conoscenza di tale
politica. Incoraggiare il personale a segnalare gli episodi
subiti e a suggerire le misure
per ridurre o eliminare i
rischi. Facilitare il coordinamento con le Forze di Polizia o
altri soggetti che possano fornire un
valido supporto per
identificare le strategie atte ad eliminare o attenuare la
violenza nei
servizi sanitari. Assegnare la responsabilità
della conduzione del programma a soggetti o gruppi di lavoro
addestrati e qualificati e con disponibilità di risorse idonee
in relazione ai rischi presenti. Affermare l'impegno della
Direzione per la sicurezza nelle proprie strutture.
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