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In evidenza
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In collaborazione con Comune dell'Aquila
La Bolla del Perdono, esposta da
ieri nella Basilica di Santa Maria di Collemaggio, è tornata nel
suo abituale alloggio, all'interno del caveau della Banca
d'Italia.
Al suo posto è stata posizionata una copia del documento con
cui Celestino V ha istituito nel 1294 il Giubileo che ha
anticipato quello del 1300 di Bonifacio VIII.
Il provvedimento si è reso necessario alla luce delle
indicazioni pervenute stamani da parte della Soprintendenza
Archivistica e Bibliografica dell'Abruzzo e del Molise che ha
rilevato condizioni ambientali non ottimali e la necessità di
tradurla nel suo luogo di custodia per non esporla a
danneggiamenti. La bolla è assicurata e come di consueto dal
2017 viene esposta per 24 ore, dietro autorizzazione della
Soprintendenza.
Il documento fu recuperato il 12 aprile 2009 in un forziere
all'interno della torre civica gravemente danneggiata dal sisma.
Gli addetti del comune penetrarono attraverso una finestra, in
maniera rocambolesca.
Per anni venne conservata all'interno della Scuola ispettori
e sovrintendenti della Finanza. Insieme alla Bolla furono
recuperati anche la chiave della Porta Santa, il bastone d'ulivo
fatto col legno del Getsemani, portato in corteo dal Giovin
Signore, così come l'astuccio che solitamente sfila insieme alla
Dama della Bolla.
I figuranti principali del corteo, Michela Carnicelli e
Manuel De Libero, insieme al primo cittadino e alla Dama della
Croce, Francesca Alfonsetti, sono usciti e faranno rientro a
palazzo Margherita.
In collaborazione con Comune dell'Aquila
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