Riconoscimento della fibromialgia
come patologia invalidante seguendo gli studi specifici in corso
al ministero della Salute. Va in questa direzione l'iniziativa
del consigliere regionale abruzzese del Pd Antonio Blasioli che
ha presentato una risoluzione in Consiglio. Il provvedimento è
stato illustrato a Pescara, alla presenza della senatrice Pd
Paola Boldrini, relatrice del disegno di legge n. 299 recante
'Disposizioni in favore delle persone affette da fibromialgia' e
del dottor Marco Gabini, consigliere nazionale della Società
Italiana Reumatologia e direttore dell'Unità Ospedaliera
Complessa a valenza regionale dell'Asl di Pescara. La
Fibromialgia è una forma comune di dolore muscoloscheletrico
diffuso e di affaticamento, colpisce approssimativamente 1,5 -2
milioni di italiani, soprattutto donne.
"Chiediamo alla Regione Abruzzo di essere al fianco di questa
risoluzione - ha detto Blasioli - e anche della proposta di
legge, affinché questa malattia venga inserita fra gli 'extra
Lea', cosa che hanno fatto le province di Trento e Bolzano, e
che stanno cominciando a fare Veneto, Lombardia e Sardegna, con
la presentazione di un registro".
"Auspichiamo un ampio consenso - ha detto Boldrini - Devo
dire che già quando ero all'opposizione nella precedente
legislatura c'era stata un'ampia condivisione, quindi spero in
un'approvazione quasi all'unanimità al Senato per poi passare
alla Camera, perché sia approvata a tutti gli effetti, in modo
da dare risposta ai pazienti che hanno esigenza di avere una
linearità nella richiesta di aiuto, per essere seguiti con
trasparenza e linearità come non è stato fino a oggi". "La
patologia che si presenta anche in Abruzzo secondo la statistica
nazionale, interessando il 3 per cento della popolazione - ha
detto Gabini - colpisce prevalentemente le donne in età
lavorativa, con una ricaduta nelle assenze dal lavoro. Non
esiste un perimetro definito della patologia, ma è importante
fare movimento e adottare una dieta appropriata. La diagnosi è
formulata da un medico competente su pochi esami clinici, molta
attenzione ai sintomi e la presenza di altre patologie
reumatiche che fa aumentare il costo delle malattie del 30 per
cento. Per questo la Sir ha costruito un registro dove sta
inserendo i primi 2000 pazienti, scelti secondo un inquadramento
specifico per portare in porto questo percorso di legge".
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