"Per la Ico di Alanno c'è
l'impegno dell'esecutivo, emerso in conferenza dei capigruppo
del Consiglio regionale aperta oggi ai rappresentanti di Cgil,
Cisl e Uil, che come Centrosinistra abbiamo richiesto e
supportato. Era necessario che la vicenda dei 35 lavoratori
dello stabilimento di Alanno potessero avere risposte e qualche
speranza di più sul proprio futuro, alla vigilia della
conclusione del procedimento di licenziamento che avverrà il
prossimo 2 ottobre e che segue già un anno di cassa
integrazione". Così il capogruppo Pd in Regione Abruzzo, Silvio
Paolucci, e il consigliere Antonio Blasioli, che hanno seguito
la vicenda sin dall'annuncio della chiusura dello
stabilimento."Con le parti sociali abbiamo chiesto agli
assessori a Sviluppo economico e Lavoro, Daniele D'Amario e
Pietro Quaresimale che la Regione agevoli un'alternativa
all'uscita dal mercato, in primis confermando la continuazione
della cassa integrazione".
"Dopo aver ascoltato le legittime richieste dei lavoratori,
oggi ci è stata anticipata l'apertura da parte della società per
ulteriori 12 settimane di cassa integrazione, che saranno
concesse dall'azienda ai sensi della circolare 97 del 10 agosto
2022 - aggiungono i consiglieri - L'auspicio è quello di dare
coperture agli interessati fino a dicembre.Nel frattempo potremo
continuare a lavorare sulla formazione del personale affinché le
professionalità interessate dalla misura possano essere
recuperate nelle altre sedi della ICO, superando così
l'infungibilità sollevata dalla ditta che li costringerebbe alla
disoccupazione. Questo affinché la vertenza possa essere
considerata unica, quindi comprendere anche le altre
articolazioni della ditta e non solo quella di Alanno".
Gli esponenti dem sottolineano: "restiamo accanto ai
lavoratori e mobilitati perché, in questo frangente, la Regione
si attivi con iniziative concrete, a tal fine saremo pronti a
sollecitare la convocazione di un tavolo del Ministero dello
Sviluppo Economico, che è luogo operativo e risolutivo, basti
pensare che lo stabilimento di Alanno nacque proprio da un
tavolo ministeriale quando chiuse la Kimberly Clark".
"Serve inoltre una decisa presa d'atto da parte della Regione
della crisi energetica che questo comparto sta vivendo e che sta
portando verso la crisi anche altre realtà, peraltro quello
cartario è fra i settori che assorbono più energia, tant'è che
la Burgo di Avezzano la settimana scorsa ha dovuto fermarsi per
razionare i costi. Serve un impegno che vada oltre la comunione
di intenti e che affianchi provvedimenti regionali alle misure
governative, perché solo così potranno essere sostenuti i
lavoratori ed evitate crisi come quella vissuta ad Alanno"
concludono.
Riproduzione riservata © Copyright ANSA