Nel corso del workshop
organizzato dall'agenzia nazionale per la Sicurezza delle
ferrovie e delle infrastrutture Stradali ed Autostradali
(ANSFISA) "Lo sviluppo della formazione nel ferroviario: soft
skill e competenze trasversali" a Roma, alla quale hanno
partecipato tutti i principali operatori ferroviari, Tua ha
presentato un'iniziativa di studio, citata tra le 16 best
practices proposte, relativa all'integrazione dei fattori umani
ed organizzativi nell'attività di valutazione del rischio
sviluppando una metodologia in collaborazione con l'azienda Deep
Blue srl. L'obiettivo è stato quello di identificare, in modo
sistematico, i rischi per le prestazioni degli operatori della
Tua (macchinisti e capitreno) associati all'introduzione di
modifiche rilevanti di natura tecnica, operativa od
organizzativa, nelle proprie attività.
La metodologia proposta si ispira al metodo Human
Performance Assessment Process (HPAP), sviluppato nell'ambito
del programma europeo di ricerca SESAR (Single European Sky ATM
Research) per l'introduzione dei nuovi sistemi di gestione del
controllo del traffico aereo a livello europeo, adattando
opportunamente al contesto del trasporto ferroviario le
caratteristiche originarie del metodo stesso.
"La ferrovia - ha commentato Enrico Dolfi, direttore della
divisione ferroviaria - si conferma uno straordinario strumento
di aggregazione e di socialità, un elemento imprescindibile per
la nostra cultura. Siamo felici di aver ospitato i futuri
utilizzatori dei mezzi pubblici su di un nostro treno. Un grazie
va al nostro personale e alla Polfer che, quotidianamente,
garantisce la sicurezza dei passeggeri. Per quanto riguarda
l'iniziativa presentata ad ANSFISA la stessa ha avuto
l'obiettivo di analizzare dal punto di vista tecnico, operativo
ed organizzativo, il passaggio dall'utilizzo prevalente da parte
dei macchinisti e capotreni della Tua dei treni Minuetto e
ALn776 agli ETR-104. L'analisi ha portato ad evidenziare una
serie di caratteristiche del nuovo treno che, pur configurandosi
come più moderno e tecnologicamente avanzato, possono introdurre
dei rischi se non adeguatamente gestiti a livello aziendale.
Lavori come questi si inquadrano in un'ottica di accrescimento
della consapevolezza e coinvolgimento preventivo del personale,
ambiti sui quali stiamo lavorando molto".
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