Studenti da vari atenei d'Europa
a Canistro (L'Aquila) per uno studio sul rischio e recupero di
territori vulnerabili inquadrato nel Bip (Blended Intensive
Program - Programma intensivo misto).
Si tratta di un'attività nell'ambito dell'Erasmus che prevede
un breve periodo di attività in presenza combinata con attività
di apprendimento e cooperazione online a cui possono partecipare
gruppi di studenti, personale docente e staff amministrativo
provenienti da diversi Paesi.
Il Comune di Canistro ed il Dipartimento di Ingegneria
Civile, Edile-Architettura e Ambientale dell'Università
dell'Aquila sono legati da un accordo di collaborazione tra
pubblica amministrazione nell'ambito del progetto Pnrr Borghi in
cui sono previsti, tra varie iniziative, studi, seminari e
approfondimenti scientifici sul territorio riguardanti la
rigenerazione dei borghi, lo sviluppo territoriale delle aree
interne e la sicurezza.
In questo perimetro di azioni rientra anche la settimana di
studio di studenti della facoltà di Ingegneria ed Architettura
della stessa Univaq, della Cracow University of Technology
(Polonia), dell'Ecole Centrale de Marseille (Francia) e
dell'Universitat Politécnica de Valencia (Spagna) che si
svolgerà la prossima settimana, tra l'8 ed il 12 luglio.
Lunedì 8 luglio gli studenti si recheranno a Canistro dove
svolgeranno un approfondito sopralluogo per rilievi, indagini e
per reperire tutte le informazioni necessarie allo studio.
Terminata la visita a Canistro gli studenti faranno un giro
in bus sulla Valle Roveto per approfondire le caratteristiche e
le peculiarità del territorio rovetano fino ad arrivare al
vicino castello di Balsorano.
"Siamo entusiasti di accogliere e ospitare decine di studenti
dalle principali Università d'Europa nel nostro Comune -
commenta il sindaco di Canistro, Gianmaria Vitale - questi studi
di larga scala sono molto importanti per analizzare tutte le
criticità ambientali, territoriali e urbanistiche. Ringrazio per
questa iniziativa il Direttore di Dipartimento Pierluigi De
Bernardinis, insieme al professor Donato Di Ludovico". "
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