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Responsabilità editoriale di ASviS
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Il 24 maggio la Commissione europea ha presentato il pacchetto di primavera del semestre europeo. Oltre alle relazioni specifiche per Paese e relative raccomandazioni, la Commissione ha adottato le linee guida per le politiche occupazionali negli Stati membri. Contestualmente è stato pubblicato il rapporto Eurostat sugli SDGs 2023, i cui risultati sono stati utilizzati già a supporto delle relazioni per Paese.
Nella Comunicazione che presenta l’analisi e le indicazioni generali di coordinamento delle politiche degli Stati membri, la Commissione valuta che "l'economia dell'Ue ha continuato a mostrare una notevole resistenza in un contesto difficile, caratterizzato dall'invasione immotivata dell'Ucraina da parte della Russia. Mettendo in evidenza che sostenere lo slancio per le riforme e gli investimenti sarà fondamentale per garantire la prosperità, la competitività, l'equità e la resilienza a lungo termine dell’Ue", la Commissione sottolinea i rischi legati all’alta inflazione che "induce a una nuova vulnerabilità in un contesto in cui il debito pubblico deve diminuire". Rimarca dunque il valore strategico di "accelerare la duplice transizione verde e digitale e rafforzare la resilienza dell'Ue alle sfide future, contribuendo al contempo all'attuazione del Pilastro europeo dei diritti sociali" con l’utilizzo efficace del fondo per la ripresa e resilienza che finanzia i Pnrr, la complementarità con gli altri fondi europei e anche attraverso politiche fiscali nazionali coerenti con gli stessi obiettivi.
In particolare, la Commissione mette in chiaro ancora una volta l’idea che "per realizzare con successo le priorità del semestre europeo e del fondo per la ripresa e resilienza è necessario un coinvolgimento permanente e strutturato delle parti sociali e degli altri stakeholder e una sensibilizzazione a livello sia europeo che nazionale".
Evidenzia ancora come rafforzare la transizione verde delle nostre industrie ridurrà la dipendenza complessiva dell'Ue dai combustibili fossili e aumenterà la nostra resilienza agli shock di approvvigionamento energetico. Pertanto, l'azione degli Stati membri per abbreviare e semplificare le procedure di autorizzazione e altre misure sistemiche di buon governo, sono fondamentali per accelerare la produzione e la diffusione delle energie rinnovabili e di altre soluzioni a zero emissioni: "eliminare gli ostacoli normativi, garantendo al contempo il buon governo e il rispetto dello Stato di diritto, aumenta la resilienza istituzionale e migliora il contesto imprenditoriale".
Specificamente la Commissione sottolinea come "l’inflazione elevata e l'incertezza potrebbero incidere sulle prospettive del mercato del lavoro e si ripercuotono sulle famiglie". E dunque indica che per attenuare la perdita di potere d'acquisto e prevenire un aumento del rischio di povertà, "è necessario salvaguardare e rafforzare i sistemi di protezione sociale, anche in termini di adeguatezza e sostenibilità".
Puntualizza ancora come i sistemi di istruzione e formazione siano fondamentali per affrontare e prevenire la carenza di manodopera e di competenze che possono impedire di fatto l’attuazione delle azioni e dei programmi d’investimento.
La Commissione sviluppa analisi dettagliate per Paese, tra cui l’Italia. Viene rafforzato il richiamo agli SDGs in tutto il quadro di valutazione quali indicatori di risultato trasversali. In particolare la relazione illustra lo stato d’avanzamento del Pnrr, i progressi rispetto alle precedenti raccomandazioni del semestre europeo, la sostenibilità ambientale (obiettivi del Green Deal e sicurezza energetica), la produttività (circolarità delle risorse, digitalizzazione, innovazione e industria, pubblica amministrazione), l’equità (occupazione, istruzione, sanità, diseguaglianze territoriali), stabilità macro-economica (incluso tassazione e sostenibilità del debito).
Alla relazione per Paese, si aggiungono anche dei documenti di lavoro dei servizi della Commissione specifici per l’analisi del rispetto dei parametri di bilancio e tabelle dei dati fiscali per Paese e relative previsioni fino al 2026.
Nella raccomandazione di “Raccomandazione del Consiglio sul programma nazionale di riforma 2023 dell'Italia e che formula un parere del Consiglio sul programma di stabilita? 2023 dell’Italia”, che la Commissione ha predisposto per la prossima adozione da parte del Consiglio, è riportata una sintesi delle valutazioni contenute nelle relazioni.
La Commissione evidenzia l’urgenza di procedere all'attuazione del Pnrr e alla negoziazione della sua modifica con il RePowerEu, di attuare in sinergia e complementarità i programmi della politica di coesione, di rafforzare la capacità amministrativa, in particolare a livello subnazionale, di individuare precocemente potenziali ritardi e problemi di attuazione e intervenire tempestivamente per porvi rimedio.
La Commissione invita l’Italia a guardare oltre il Pnrr e puntualizza ancora l’importanza essenziale della partecipazione nei processi: "per l'attuazione efficace del piano per la ripresa e la resilienza e di altre politiche economiche e occupazionali che vanno al di là del piano, per assicurare un'ampia titolarità dell'agenda politica generale, rimane importante il coinvolgimento sistematico ed effettivo delle autorità locali e regionali, delle parti sociali e degli altri portatori di interessi pertinenti".
Valutando negativamente che "la capacità di produzione di energie rinnovabili è cresciuta molto lentamente nell'ultimo anno e la quota di combustibili fossili nel mix energetico rimane significativa, la Commissione indica necessari ulteriori sforzi per garantire la coerenza tra i quadri amministrativi e legislativi nazionali e regionali e la loro rilevanza rispetto alle tecnologie di punta del settore energetico. Ad esempio, tutte le norme correlate potrebbero essere consolidate in un testo unico".
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Di Luigi Di Marco
Responsabilità editoriale di ASviS
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